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17/10/2020 09:57:00

Salemi. Lega Antitumori e Comune insieme per la campagna Nastro Rosa

 Per tutto il mese di ottobre, il Castello normanno-federiciano, che domina la Val di Mazara, nelle ore notturne resterà illuminato di rosa.

Gli effetti visivi sono molto suggestivi. Le foto, che gentilmente il sito “Visit Borgo Salemi” di Valerio Cascia ci ha concesso, lo dimostrano plasticamente.
Una decisione presa dalla giunta comunale dietro richiesta dell’assessore alle politiche sociali Rina Gandolfo, non per un mero artificio decorativo, ma per testimoniare simbolicamente la partecipazione alla Campagna Nastro Rosa, che l ’Associazione Provinciale della Lega Italiana Lotta ai Tumori ( LILT) di Trapani promuove anche quest’anno.
Si tratta di una encomiabile iniziativa che tende a sensibilizzare l’opinione pubblica l’importanza che ha la prevenzione nella lotta al cancro al seno.
Questa tipologia di tumore purtroppo ha raggiunto un primato assoluto a livello di incidenza, caratterizzandosi come uno tra i più frequenti.
Se si consultano gli archivi ufficiali, tanto per citare qualche dato, si apprende che lo scorso anno sono state registrate oltre 53mila donne italiane che hanno ricevuto questa diagnosi. Con un trend di crescita (+ 0,3%), rappresenta la neoplasia più diffusa in tutte le fasce d’età.
Paradossalmente però, a fronte di questo aumento dell’incidenza, si registra una costante diminuzione della mortalità.
Significa che se ‘ e’ vero che ci si ammala di più, la mortalità e’ in diminuzione.
Gli specialisti dicono che ci si ammala di più perché, oltre all’innalzamento dell’aspettativa di vita, sono sensibilmente aumentati i fattori di rischio che determinano lo sviluppo di questa patologia.


“E si muore di meno perché oggi disponiamo di una tecnologia avanzata, sempre più innovativa, che ci permette di individuare lesioni tumorali millimetriche, con un basso grado di aggressività, un indice di malignità molto limitato e un processo evolutivo metastatico della malattia pressoché trascurabile, se non nullo.”
Ciò e’ dovuto al fatto che oggi disponiamo di trattamenti medici mirati. “Sartoriali”, li definiscono gli specialisti. Protocolli che garantiscono percorsi diagnostico-terapeutici pressoché “ad personam”.


Da qui la necessità di individuare la malattia in fase precocissima; diagnosticare la lesione tumorale in donne sempre più giovani; uniformità territoriale dello screening mammografico diffuso nel territorio; coinvolgimento attivo del mondo scolastico femminile (corretta informazione su diagnosi precoce); periodici e codificati controlli clinico - strumentali per le donne già colpite dal cancro al seno per l’eventuale individuazione di recidive e/o metastasi.

E’ da inserire in questo scenario la decisione della giunta Venuti di dare un supporto anche logistico all’iniziativa promossa dall’ Associazione Provinciale LILT di Trapani.
Sabato 17 ottobre, presso il Centro Avis di Salemi , sarà effettuata una mammografia a nove signore asintomatiche e che non l’abbiano effettuata da almeno un anno.
Per i 9 nominativi prescelti si e’ tenuto conto dell’età ( da 40 anni in su), ciascuna delle quali idealmente rappresentante di una categoria sociale.

Si va dalla casalinga alla pensionata, dalla commessa ad un’insegnante, una impiegata comunale, e poi una libera professionista, un’ artigiana, una imprenditrice e infine una signora in difficoltà seguita da operatori sociali.

Si tratta, come si vede, non di uno screening generalizzato, ma di un test effettuato su un campione femminile rappresentativo della società.

Troppo poco, si dirà. Compito dell’Asp, e’ vero. Ma e’ pur sempre un esempio virtuoso che fa a pugni con episodi delinquenziali come quello recentissimo dei “furbetti dei tamponi”.


Franco Ciro Lo Re