L’ecobonus 110% è l’argomento del momento, e sono in tanti a chiedersi come sfruttare al meglio le nuove detrazioni fiscali previste dal DL Rilancio. Per capire di più sul Super Bonus per l’edilizia e in che modo potrebbe farti risparmiare fino al 110% sui tuoi lavori di riqualificazione energetica e messa in sicurezza, abbiamo intervistato Raffaele Benenati, presidente della Benenati Francesco & Figli, azienda di Partanna leader nel commercio di Materiali Edili, Arredo Bagno, Pavimenti e Rivestimenti.
Che cosa è il nuovo ecobonus contenuto nel Decreto Rilancio?
R.B.: Detto anche Super bonus 110%, è un provvedimento che vuole imprimere una fortissima accelerazione all’attività di riqualificazione edilizia in brevissimo tempo indirizzandola verso la cosiddetta transizione energetica. In parallelo è previsto il sisma bonus 110% finalizzato alla riduzione del rischio sismico degli edifici di buona parte d’Italia.
Cosa vuol dire detrazione al 110 per cento?
R.B.: Il bonus 110 %, ti permette di detrarre una cifra superiore a quella spesa.
L’incentivo copre infatti il 110 per cento dell’importo.
In un caso ideale, se spendi 10.000 € , avrai una detrazione pari a 11.000 €.
Chi sono i beneficiari dell’ecobonus 110 %
R.B.: Sono: Persone fisiche (compresi familiari dei proprietari e conviventi, a patto di essere loro a sostenere le spese di riqualificazione)
Condomini
IACP
Cooperative di aggregazione
Enti senza scopo di lucro per l’utilità sociale
Associazioni sportive dilettantistiche
Cosa succede se i requisiti del bonus non vengono raggiunti, o ci sono degli errori?
R.B.: Qualora sia accertata la mancata sussistenza, anche parziale, dei requisiti che danno diritto alla detrazione d’imposta, l’Agenzia delle entrate provvederà al recupero dell’importo corrispondente alla detrazione non spettante nei confronti del responsabile in solido (il cliente).
La somma da restituire, sarà maggiorata sulla base degli interessi maturati, oltre alle sanzioni previste dall’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471. Proprio per questo, per evitare brutte sorprese, è importante fare molta attenzione. Il tuo progetto di riqualificazione dovrà essere chiaro, progettato con la massima cura, e rispettare le tue esigenze di comfort e tutti i requisiti del bonus.
Che cosa è la cessione del credito e come funziona?
R.B.: La cessione del credito prevista dall’art.121 consiste nella possibilità, per il cliente che ha sostenuto le spese, di attualizzare immediatamente il valore dell’incentivo cui avrebbe diritto, cedendolo a un soggetto terzo.
Il committente-contribuente, può scegliere di cedere il credito d’imposta acquisito attraverso ecobonus a un soggetto che abbia interesse ad acquisirlo, magari perché ha molte imposte da pagare.
I credito può essere ceduto a terzi, o direttamente alle banche che si stanno organizzando con sistemi appositi.
Nella pratica, la cessione del credito dovrebbe avvenire attraverso una piattaforma apposita, al momento assente.
Il prezzo del credito d’imposta è libero, il committente, potrebbe quindi trovarsi ad avere comunque delle spese, nonostante il 110%.
Cruciale sarà la figura delle banche, delle finanziarie, e le offerte di acquisto del credito che faranno ai potenziali cedenti.
Quali documenti vanno presentati alle banche per ottenere la cessione del credito?
R.B.: Sono 36 i documenti da presentare alle banche per sfruttare la cessione del credito con ecobonus 110 %. Per prima cosa, il beneficiario del super bonus, dovrà presentare il titolo di detenzione/possesso dell’immobile.
In caso di proprietario, nudo proprietario o titolare di un diritto reale di godimento servirà:
Un certificato rilasciato dai pubblici registri immobiliari.
Se il beneficiario del bonus è un familiare/convivente del possessore/detentore serviranno i seguenti documenti:
Certificato dell’anagrafe (per verificare la convivenza)
Il titolo di possesso
La dichiarazione di consenso firmata dal proprietario
La cessione del credito di ecobonus 110%, è aperta anche ai conviventi di fatto del proprietario; ecco i documenti che dovranno presentare per richiedere la cessione del credito alle banche:
Il certificato dell’anagrafe che attesta la convivenza di fatto
Il titolo di possesso
Una dichiarazione di consenso firmata dal proprietario dell’immobile
Un coniuge separato che vuole beneficiare del super bonus su un immobile di cui è assegnatario dovrà presentare i seguenti documenti alla banca:
La documentazione che attesta l’assegnazione dell’immobile;
Il certificato immobiliare
Una dichiarazione di consenso firmata dal proprietario
Un detentore (per esempio un locatario), dovrà invece presentare:
Il contratto di locazione/comodato registrato
Una dichiarazione di consenso firmata dal prorietario dell’immobile.
In caso di futuro acquirente, a patto che abbia un accordo preliminare di vendita regolarmente registrato, i documenti per accedere alla cessione del credito sono i seguenti:
Preliminare registrato (per esempio un contestuale di comodato per il futuro acquirente)
Una dichiarazione di consenso da parte dell’attuale proprietario.
Oltre ai documenti elencati, che identificano il possibile beneficiario del bonus 110, servirà raccogliere una serie di certificati e dichiarazioni tra le quali:
Una dichiarazione sostitutiva d’atto notorio che certifica l’intenzione del beneficiario di sostenere le spese
Il titolo abilitativo edilizio (quando previsto) o l’autocertificazione inizio/fine lavori; documenti necessari a verificare che i lavori si svolgano nel periodo coperto dal bonus 110
Una dichiarazione sostitutiva d’atto notorio dove si dichiara che l’immobile non fa parte di attività di impresa o di attività professionale (vincolo del bonus 110)
Una ulteriore dichiarazione sostitutiva d’atto notorio dove il beneficiario si impegna, con la banca, a produrre tutta la documentazione obbligatoria per usufruire della cessione del credito
In caso di beneficiario diverso dal proprietario servirà inoltre una documentazione che attesti il possesso di reddito nell’anno in cui si sostengono le spese per il lavori. Per esempio una busta paga.