Carissimo Alberto di Girolamo,
Ho letto attentamente il tuo discorso pubblicato su facebook, e seppure condivido l’operato amministrativo, fatto di tantissimo impegno sudore e competenza, mi permetto di dissentire totalmente sulla parte iniziale del discorso sull’analisi della sconfitta.
La sinistra a Marsala non è mai stata Maggioranza e come tale non può vincere, e non ha mai vinto se non quando ha fatto scelte politiche ben precise, ossia invadere il campo avversario, per vincere ci vuole la quantità dei voti non la “qualità”, e purtroppo questa volta si è scelto di parlare solo agli “aficionados” che concordano sul fatto che gli avversari hanno fatto giochetti.
Le regole della democrazia consentono di fare giochi e giochini, o alleanze per raggiungere gli obiettivi prefissati, è assolutamente vero che nessuno ha ancora capito quali sono i progetti dei vincitori (se mai ce ne fossero), purtroppo è altrettanto vero che quella parte di elettorato che ad ogni elezione si sposta a seconda di quello che percepisce e di quello trova in “offerta”, questa volta è andata da quella parte.
La nostra “offerta” non è stata per nulla convincente, della serie che il nostro popolo (quello che doveva lottare in campagna elettorale) aveva le polveri bagnate, un esercito senza strategie e/o senza “generali”, è un esercito destinato a soccombere, ed in quasi tutti è cresciuta una strana convinzione del tipo “pensiamo di perdere ma non vogliamo crederci".
Senza girarci attorno la sconfitta è stata netta ed è politica.
In questi 5 anni chi l’ha fatta da padrona, è stata l’assenza della politica a sostegno del’operato amministrativo, e se vogliamo aggiungere qualcosa la Buona dose di Ostinazione e Presunzione da parte della giunta e del Sindaco nel gestire l’ordinaria amministrazione.
Ci sono stati 5 anni di continue lamentele da parte di cittadini che non vedevano e non hanno visto soluzioni per la Lampadina Fulminata, o la Buca nell’asfalto, per le strisce pedonali che scomparivano subito dopo averle fatte, per la continua mancanza dell’acqua in centro.
Capitolo a parte merita l’imposizione della differenziata nel centro urbano, e la persecuzione per l’abbandono dei rifiuti (quest’ultima cosa buona e giusta aggiungo io), ciò nonostante non si sono prodotti i risultati di decoro sperati, in questo contesto culturale tutto ciò ha generato dei sentimenti avversi (vedi film L’ora legale) poi sfociati in una scelta convinta verso il competitor più rappresentativo in gara.
Se si vuole ripartire il terreno di conquista non manca di certo, basta pensare a circa il 42% degli elettori “muti” che o non sono andati a votare o hanno votato scheda bianca/nulla, qundi più analisi politiche e meno tecniche aprono la strada per una vera ricostruzione del centrosinitra senza pregiudizi (cortile).
Spazio alla Politica.
Ignazio Parrinello
Ex Militante per 41 anni di PCI-PDS-DS-PD