E' di oltre un milione di euro il patrimonio sequestrato dalla Dia di Agrigento, provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo e proposto dal direttore della Dia, all'imprenditore D.S., 45 anni, ex responsabile della Goldbet, arrestato nel 2018 con l'accusa di essere a capo di un'organizzazione criminale che si occupava di scommesse on line illegali. pe lui le accuse erano di esercizio abusivo di attività di gioco, truffa aggravata.
Il sequestro riguarda le quote di 3 società operanti nell’attività di raccolta di scommesse, 2 hanno sede legale in Austria, 2 auto di lusso, 12 polizze assicurative, 6 conti correnti, 2 depositi a risparmio ed una carta di credito/debito, il tutto per un valore stimato superiore a un milione di euro.
Con le operazioni "Game Over" coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo del febbraio 2018 e l'operazione "Galassia" coordinata da quella di Reggio Calabria del novembre 2018, è emerso che lo D.S., oltre alla sua capacità di associarsi autonomamente con altri soggetti del territorio nazionale, era il “referente” anche per le organizzazioni agrigentine e calabresi. In particolare, è risultato capo, promotore e gestore di una serie di società estere, prive di concessione nazionale, che attraverso siti internet esercitavano sul territorio dello Stato la raccolta di puntate su giochi e scommesse, al fine di agevolare la ‘ndrangheta ed altre organizzazioni criminali che, attraverso tali reti, avevano la possibilità di riciclare nei flussi finanziari generati dall’associazione i loro proventi delittuosi.
Le indagini della DIA hanno, inoltre, consentito di dimostrare, oltre al profilo criminale dell’imprenditore, la sproporzione tra i redditi dichiarati e il consistente patrimonio accumulato nel tempo, a lui riconducibile.