Altra operazione antidroga in Sicilia, questa volta a cura dei carabinieri di Palermo, sempre su delega della direzione distrettuale antimafia.
Undici le misure cautelari.L'accusa è di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti. Dalle indagini, condotte tra giugno e novembre di due anni fa, emerge l'operato di una banda criminale operante nel rione del popolare mercato del "Capo" a Palermo.
Sarebbe stato Benito Micciché il promotore delle attività di gestione della piazza e l'uomo che riceveva i proventi dello spaccio. L'organizzazione, secondo i militari, poteva contare su un'ampia schiera di "pusher" e "vedette", che operavano con turni giornalieri.
Accanto alle piazze c'erano magazzini e garage dove stoccare la droga e smerciarla rapidamente.
Le vedette tenevano sotto controllo le strade per segnalare l’arrivo delle forze dell’ordine, i pusher invece attendevano i clienti ai quali bastava un cenno per farsi portare la loro dose.
Ad un semplice cenno del cliente, infatti, lo spacciatore si avvicinava per effettuare la cessione o, in base alla richiesta ricevuta, si appartava in un luogo adiacente e recuperava la droga.
Lo spaccio avveniva anche nei pressi di diversi istituti scolastici del quartiere “Capo”.