Paolo Ruggieri, designato assessore dal candidato sindaco Massimo Grillo, alle elezioni amministrative del 4 e 5 ottobre. Che idea si è fatto della Governance di Grillo che tanta ironia e attenzione ha suscitato?
Tp24 ci ha scherzato un po’ pesantemente ma ci sta, l’ironia fa parte della politica, della vita e anche del giornalismo. A me pare che la Governance nulla tolga al primato della politica che ho pure rivendicato in conferenza stampa e d è stato ribadito questo concetto anche dal candidato sindaco. Ma credo che dia qualcosa in più alla giunta, all’amministrazione e mi permetto di dire in prospettiva alla città. Io penso sempre che chi si candida ad un ruolo pubblico, sia esso sindaco o un assessore designato o un consigliere, tanto più, che deve andare a raccogliere i consensi uno per uno, ma anche in questo caso gli stessi consulenti, chi da un mano per la città debba essere apprezzato, perché mette nome, faccia, esperienze, professionalità, se ce l’ha una preparazione e comunque mette se stesso a giudizio della collettività che spesso sappiamo essere cattiva.
Ruggieri lei parla di proposte per la città della coalizione di Massimo Grillo, ce ne dice qualcuna in concreto?
Evitando di parlare sempre di porto e aeroporto che sono due cose fondamentali per il nostro territorio, a me piace parlare del Parco Archeologico di Marsala che potrebbe essere davvero una ricchezza travolgente di questa città. Se riuscissimo a fare un po’ di più e un po’ di meglio, probabilmente avremmo le file per fare l’ingresso a Baglio Anselmi e al Decumano Massimo, abbiamo la più grande area archeologica all’aperto d’Europa e non la sappiamo sfruttare.
Ruggieri la sua lista doveva essere quella di Diventerà Bellissima e poi ha ripiegato sulla sua lista, un po’ più debole, di ProgettiAmo Marsala, come va?
La lista va come piace a me, senza candidati che hanno vinto in partenza e con tanti che lottano per il successo. E’ stato così nel 2015 e sarà così e meglio anche quest’anno. Sarà una bella sorpresa. Ci sono molti candidati che corrono sul filo delle decine di voti.
Ma non è che fanno come Giusy Piccione che viene eletta con voi e poi se ne vanno?
Può capitare. Noi cercheremo di stare accorti. Molti sono in squadra da tanti anni e quindi l’affidabilità è cresciuta in questi anni.
Ruggieri, Nello Musumeci non ha preso bene il mancato accodo qui a Marsala con la Lega. A che punto è questo rapporto con Musumeci?
Il rapporto tra me e il presidente può solo migliorare. Certamente il presidente avrebbe gradito che ci fosse stata la Lega in coalizione, per una circostanza della politica che andava confermata a nostro avviso. Purtroppo non tutte le ciambelle riescono con il buco. Come ho detto al Presidente, io non sono né il candidato sindaco né il capo della coalizione, ho insistito come responsabile regionale di Diventerà Bellissima affinché la Lega entrasse nella coalizione, fermo restando che la candidatura di Massimo Grillo nasce come civica, perché questa è la realtà. In quel momento ad inizio del 2019 i partiti erano disorganizzati e venne fuori la proposta civica maturata nel tempo.
Senta Ruggieri, il 5 ottobre vincete al primo turno?
Ma è sicuro, siamo fiduciosi di vincere al primo turno con un ragionevole scarto sul secondo classificato. Io la vedo positiva anche se ci sono alcune sacche di indecisione, di persone che non vogliono andare a votare. Che noi invitiamo a partecipare alla scelta del governo della città.
Ruggieri lei c’era quando vennero Razza e Turano a Marsala, ma sono venuti a prenderci in giro riguardo al San Biagio?
Ma in quel momento c’era una forte emotività. C’era un finanziamento disponibile della Protezione Civile che poteva essere utilizzato. Ci sono state diverse contestazioni, anche del sindaco di Girolamo, di far il Covid Hospital al San Biagio e forse hanno influito.
Ruggieri ma la protesta l’ha fatta il sindaco del PD ma al Governo della Regione c’è Musumeci non c’è Crocetta.
Sì, si è deciso di fare diversamente. Io non sono nella cabina di regia. Personalmente a me sembrava buona come idea. Certo sarebbe stato meglio fare un reparto Covid all’interno del recinto dell’ospedale ma se così non poteva essere per tempi e per denari un’altra soluzione si doveva trovare. Adesso è proprio diversa.