Alcune settimane fa e nel segno di perseguire l’unità del centro sinistra avevo detto: “ci sarò”.
E in un tempo in cui è necessario riempire di senso le parole e di contenuti i progetti, la mia presenza non può prescindere dal mettere a disposizione le competenze acquisite, in anni di lavoro sui fondi comunitari e di impegno politico nella città di Trapani.
Noi, come comunità, siamo chiamati a rispondere ad un appuntamento estremamente importante che, se vogliamo sognare un futuro non approssimato che vada oltre la risposta alle emergenze, non potrà essere disatteso.
Next Generation EU è il nome scelto dalla Commissione Europea per il documento che dovrà essere presentato per accedere agli ingenti finanziamenti (Recovery fund), ed è alle Prossime Generazioni - da cui stiamo prendendo in prestito i soldi - che dovremmo pensare per lo sviluppo del nostro Paese. Questo presupposto richiede una consapevole assunzione di responsabilità: costruire significa poggiare mattoni su basi solide, che possano diventare case su cui edificare sviluppo, sostenibilità, qualità della vita e educazione alla bellezza.
Ritengo sia stato fin qui un valore anche la differenza di vedute e di posizioni, perché autentiche espressioni di strutturate personalità che intendono la politica e il futuro non sempre e non solo in un modo congruente, ma che si incontrano nei paletti della democrazia e nell’idea della Marsala che si intende sognare e realizzare.
Al candidato Sindaco, Alberto Di Girolamo, spetta il compito di presiedere i tavoli dello sviluppo dando voce a giovani amministratori (next generation della politica), della cosa pubblica e non lasciando nessuno indietro nel dibattito. Tutti, amministratori attuali e futuri di questa Città, imprenditori, insegnanti, giovani e meno giovani, liberi pensatori, dobbiamo contribuire e progettare adesso il futuro del nostro territorio e continuare a monitorare - in un sistema di democrazia partecipata - affinché gli impegni presi siano rispettati.
L’immensa opportunità che ci viene dall’Europa non va intesa come la redazione di una 'lista della spesa' di possibili progetti, ma come un'occasione unica che ci potrebbe aprire allo sviluppo reale del territorio in cui viviamo. Per fare ciò occorre, a tutti i livelli istituzionali, esplicitare quale sia l'ipotesi di processo trasformativo che questo o quel progetto impatti positivamente in un tempo definito.
Siamo chiamati ad avere radici ed ali. Consapevoli e forti del buon lavoro svolto e altrettanto proiettati verso una dimensione di spicco che inizi prima possibile. È per questo che nell'ottica di voler contribuire ancora una volta a fare la mia parte in questa città che metto al servizio la competenza di professionista e l'esperienza di amministratore affinché il dibattito di programmazione e sviluppo di Marsala continui nell'impegno dei giovani che sostengono l'attuale sindaco alle prossime elezioni.
Occorre imparare un metodo su come programmare lo sviluppo (e bisogna fare in fretta) che trovi la sua sintesi a Palazzo VII Aprile, ma che si concretizzi realmente nelle piazze, nelle contrade, negli ambienti imprenditoriali e culturali ed altro ancora.
Marsala, merita l'esperienza di chi si è già impegnato con forza ed onestà ad amministrare in maniera scevra e trasparente e - riuscendo nel campo dei finanziamenti europei – ha il diritto di rivendicare il sogno di poter vedere le nuove generazioni protagoniste fin da subito del cambiamento.
Andreana Patti