Sindaco Di Girolamo,
Lei è in debito con tutti i marsalesi. Nella scorsa campagna elettorale aveva promesso di tagliarsi lo stipendio prendendone solo la metà: cioè 2500 euro al mese. Peccato che poco dopo l’elezione lei ha “dimenticato” la promessa fatta e ha iniziato a prendere lo stipendio intero: cioè 5000 euro al mese. I tempi precisi li può rendere noti con i documenti ufficiali ma leggendo gli articoli dei siti di notizie marsalesi sembra che lei ha smesso di tagliarsi lo stipendio appena due anni dopo la sua elezione. Se i tempi sono questi questo vuol dire che ha preso lo stipendio intero per 3 anni e 4 mesi. Sono in totale 40 mesi che se moltiplicati per 2.500€ al mese che non avrebbe dovuto prendere fanno 100.000 euro. Sono soldi che si è preso rompendo la promessa fatta ai marsalesi. E siccome ogni promessa è un debito è doveroso che lei faccia una donazione di 100.000€ al comune di Marsala. Lei ha fatto questa promessa senza che glielo ha chiesto nessuno e adesso ha il dovere di mantenerla.
Faccia questa donazione senza cercare giustificazioni:
♣? Non dica che si è tagliato lo stipendio per due anni e quindi va bene così. La promessa era per cinque anni e così deve essere.
• Non dica che ha fatto beneficenza. C’è una grande differenza tra tagliarsi lo stipendio e fare beneficenza.
Se il sindaco si taglia lo stipendio i soldi rimangono nelle casse del comune a disposizione di tutti, mentre facendo beneficenza privatamente i soldi finiscono in tasca a chi decide lei, ammesso che ci finiscano davvero. Se la sua parola ha un minimo di valore questi 100.000€ non sono soldi suoi perché lei aveva promesso che non li avrebbe presi affatto, non che li avrebbe donati, e ogni promessa è un debito. Oltre a questo, se si fosse tagliato lo stipendio l’ammontare del compenso da lei percepito dopo il taglio sarebbe pubblica, mentre se vorrà dirci che ha fatto beneficenza privatamente non sarà possibile per i cittadini verificare “se, “quanto” ed “a chi” lei ha effettivamente donato. Saperlo è importante perché i cittadini devono poter confrontare il suo operato con la promessa elettorale che aveva fatto. Lei aveva promesso di tagliarsi lo stipendio, non di fare beneficienza con il compenso da sindaco, cosa che avrebbe potuto fare appunto privatamente senza fare proclami, per cui adempia la sua promessa. In altre parole, se non fornisce i documenti che dimostrano la donazione di 100.000€ la beffa per i cittadini sarà doppia, perché non solo non si è tagliato lo stipendio ma diventa anche impossibile verificare “se, “quanto” ed “a chi” lei ha effettivamente donato. In altre parole, bisognerebbe crederle sulla parola e, con tutto il rispetto, come possiamo crederle se lei in questi 5 anni non ha mantenuto oltre il 90% delle promesse fatte?
• Non dica che aveva in programma di farlo tra pochi giorni. Il suo mandato scadeva durante il lockdown quando la città si attivava per chi non poteva mettere la pentola e i padri di famiglia toglievano un pezzo di pane dalla bocca dei figli per darlo a chi non aveva nemmeno quello. Se aveva pensato di restituire i 100.000 euro che deve alla città lo avrebbe fatto allora. E invece lei che ha fatto? Ha donato la sua indennità del mese di aprile (di cui metà già non doveva prendersela) e ha postato una foto sui social. Bene ma dove sono i restanti 97.500€?
Sindaco Di Girolamo, bando alle ciance, ci deve 100.000€, li deve alla città. Non sono soldi suoi, sono soldi di tutti i cittadini, perché ogni promessa è un debito!
Cittadini Delusi