16,00 - Una maestra di una scuola di infanzia di Erice Casa Santa è risultata positiva al coronavirus dopo aver effettuato un tampone. La scuola, un asilo paritario, ha chiuso e i bambini che la frequentano sono stati posti in quarantena in attesa di effettuare i test.
14,00 - Tornano ad aumentare i nuovi positivi al Coronavirus in provincia di Trapani.
Sono 34 in più rispetto a ieri, uno degli aumenti più consistenti dall'inizio dell'epidemia e in particolare in questa seconda ondata. Il totale degli attuali contagiati sale così a 263. In particolare gli aumenti più importanti si registrano a Marsala, sono 35 i contagiati 11 in più di ieri, e Trapani, 54 contagiati (+9 rispetto a ieri).
Qui i dati nel dettaglio.
12,10 - «Continuano i contagi da Covid-19 nella nostra città. L’ultimo caso riguarda un minorenne asintomatico, risultato positivo al virus, già in isolamento domiciliare da qualche settimana. L’ASP di Trapani ha inoltre comunicato che due soggetti precedentemente risultati positivi al Coronavirus, hanno fatto i tamponi di controllo con esito negativo, per cui scendono a 11 i positivi in città compreso quello di oggi. Lo dichiara il Sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, subito appresa la notizia dell’undicesimo caso positivo al Coronavirus a Mazara del Vallo.
A Castelvetrano sono 13 i contagiati, di cui 10 in quarantena fiduciaria e 3 ricoverati in strutture sanitarie fuori dalla provincia di Trapani, nessuno in terapia intensiva.
11,40 - Marsala oggi vive una giornata di psicosi e di isteria collettiva sul coronavirus. Girano in città tante notizie fale e non verificate su chiusura di bar, uffici, scuole, negozi per contagi vari, con la solita caccia all'untore. Al momento le uniche notizie certe sono la chiusura di un salone di bellezza, e della scuola di Petrosino.
Va anche detto che si tratta di chiusure temporanee, dovute alla sanificazione dei locali, e agli accertamenti per casi riscontrati. Non risultano altre chiusure, e, anche quando, bisogna abituarsi a questa nuova fase di convivenza con il virus, per cui assisteremo, soprattutto dal 24 Settembre, giorno in cui riaprono le scuole, a diffuse chiusure temporanee. Sono eventi che vanno, quindi, presi con serenità e lucidità.
Non bisogna essere allarmati, ma prudenti. Ciò significa che bisogna sempre: lavarsi bene le mani, usare la mascherina, stare ad un metro, anche di amici e colleghi. E poi bisogna scaricare Immuni, l'app che consente la tracciabilità del virus. Tracciare i contagi è l'arma migliore per difendersi, oltre ai comportamenti individuali.
L'isteria, di certo, non aiuta.
Qui trovate tutte le informazioni aggiornate.
10,00 - Uno dei dipendenti della scuola ha il Coronavirus. Chiuso a scopo precauzionale l'Istituto comprensivo "Nosengo" di Petrosino.
Come si legge in una circolare della scuola l'istituto oggi è chiuso in attesa di disposizioni dall'Asp di Trapani. Uno dei lavoratori della scuola è infatti risultato positivo al Covid e sono stati fatti i controlli alle persone con cui è entrato in contatto.
Il Nosengo prevede di cominciare le lezioni in presenza il 24 settembre. C'è da dire che gli insegnanti hanno svolto tutte le attività collegiali a distanza, non recandosi a scuola, quindi non sono venuti a contatto con il dipendente positivo al Covid. A breve si aspettano le comunicazioni dall'Asp per capire il da farsi.
Chiuso anche un salone di bellezza a Marsala, come raccontiamo qui.
06,00 Dopo un fine settimana contenuto nell'aumento delle persone positive, ieri i contagi da Coronavirus in provincia di Trapani sono saliti fino a 229, 18 in più rispetto alla giornata di lunedì, quando erano stati 211.
Le 229 persone positive sono così distribuite nei diversi Comuni: Alcamo 23; Buseto Palizzolo 14; Calatafimi-Segesta 11; Campobello di Mazara 0; Castellammare del Golfo 7; Castelvetrano 13; Erice 13; Gibellina 0; Marsala 24; Mazara del Vallo 11; Paceco 0; Partanna 10; Salemi 42, Santa Ninfa 6; Trapani 45; Valderice 6; Vita 2, San Vito Lo Capo 1; Petrosino 1. I ricoverati totali sono 13 ma nessuno si trova in terapia intensiva, in isolamento domiciliare obbligatorio si trovano 216 mentre i decessi sono 6. Sono stati effettuati dall'inizio della pandemia 27.361 tamponi, 10.070 sono, invece, i test sierologici su personale sanitario e 1.749 i test per ricerca antigene.
Donna in rianimazione a Marsala trasferita a Palermo, Mazara non è pronta - Ieri una persona affetta da Coronavirus è stata ricoverata nel reparto di rianimazione del "Paolo Borsellino", dopo che lo stesso è stato sgomberato. Cosa che va in netta contrapposizione con quanto stabilito dalla Regione Siciliana, sui ricoveri in rianimazione, con la decisione presa dall'assessore Razza che ha stabilito che, i pazienti Covid vanno ricoverati al Cervello, all'Ismett e a Partinico, per 64 posti in totale. Per la provincia di Trapani, invece, la scelta, che appare incomprensibile, è caduta sull'ospedale di Mazara, attualmente sprovvisto di tutto. A Mazara non può andare nessun paziente Covid, dato che ancora non è provvisto di macchinari e attrezzature idonee e non si capisce perché si sia presa questa decisione. Ieri, infatti, la donna ricoverata al "Paolo Borsellino", è stata poi trasferita in un ospedale palermitano. L'ospedale di Marsala, infatti, mentre in primavera era stato trasformato in Covid-Hospital, causando la chiusura di tutti gli altri reparti, ora si ritrova a non avere nemmeno i reparti di malattie infettive che l'assessore Razza, assieme a mezza giunta del Governo Musumeci, aveva promesso di realizzare in città, all'interno dl vecchio ospedale "San Biagio". Il tutto, presentato alla stampa con tanto di progetto e carte alla mano, alla presenza del candidato sindaco di Marsala, Massimo Grillo, doveva essere pronto entro ottobre, di quale anno non è dato sapere.
La donna ricoverata a Marsala era stata nei giorni scorsi da un parrucchiere. L'attività è stata momentaneamente chiusa. Ne parliamo qui.
E sulla decisione dell'assessorato Regionale alla Salute di utilizzare l'Ospedale di Mazara come riferimento Covid della provincia di Trapani, ci sono molti dubbi da parte della IV Commissione consiliare di Mazara.
Sono diverse le domande che la Commissione consiliare “Igiene, Sanità ed Assistenza Sociale, Tutela dell’Ambiente” pone al Sindaco della Città Salvatore Quinci, ed al Direttore Generale dell’Asp. Qui i quesiti della Commissione: 1) La struttura ospedaliera di Mazara del Vallo è dotata di percorsi adeguati a permettere l’isolamento dei pazienti Covid dai pazienti non-Covid?
2) Gli anestesisti rianimatori organici al presidio sono adeguatamente formati e in numero consono a gestire una eventuale emergenza sanitaria da Covid? 3) E' stata presa in considerazione la struttura di via Livorno - ex area di Emergenza-Urgenza - quale possibile alternativa all’Ospedale, essendo un corpo distaccato e comunque vicino al nosocomio?
4) L’Ospedale verrà dotato di ulteriori strumentazioni per gestire le emergenze?
5) La presenza del reparto Covid inciderà sugli altri reparti e in particolare sulla Radioterapia, sul Punto Nascite e sul Reparto di Radiologia che da notizie apprese di recente sembrerebbe essere destinato ad essere configurato come U.O. semplice e non dipartimentale al contrario di quanto previsto nel piano di riordino?
I quesiti sono contenuti in una nota sottoscritta all’unanimità dei presenti dai componenti la Commissione al termine della riunione dedicata alla “gestione emergenza Covid tramite pianificazione assistenza ospedaliera nel presidio di Mazara del Vallo” che, in assenza del presidente Palermo, è stata presieduta dal vice presidente Casale alla presenza dei consiglieri Calcara, Bonanno, Gaiazzo, Quinci e Randazzo. Nella nota i componenti la Commissione sottolineano che la discussione sull’indicazione dell’Assessorato regionale alla Salute ha fatto emergere sia aspetti positivi che dubbi con richiesta di risposta ai quesiti sollevati.
I dati siciliani. Settantasette nuovi casi di coronavirus in Sicilia. Il totale degli attuali contagiati è di 1.919: 141 ricoverati con sintomi, 17 in terapia intensiva e 1.716 in isolamento domiciliare. Sono 5.383 i casi totali, 3.172 i dimessi guariti ed è pari a 4.327 l’incremento dei tamponi. I decessi restano fermi a quota 292. Dei nuovi positivi 2 sono migranti ospitati nell’hotspot di Lampedusa. Sul fronte della suddivisione fra province sono 37 i nuovi contagiati a Palermo fra i quali ci sono i 2 migranti, 20 sono a Catania, 8 ad Agrigento, 4 a Ragusa e 4 a Trapani, 2 a Messina e 2 a Enna.
Assessore regionale alla Salute Ruggero Razza: "Sistema sanitario pronto per il Covid e non solo" - “Abbiamo preparato il sistema sanitario regionale ad accogliere i pazienti Covid ma soprattutto a continuare l’attività sanitaria normalmente”. “Al 15 settembre a fronte di 407mila tamponi ci sono 5306 casi positivi, ai quali si aggiungeranno quelli di oggi - dice Razza - . Sono 1800 i positivi nell’Isola e con la giornata di oggi saranno circa 1900. Gli ospedalizzati sono 136 ricoverati e 16 in terapia intensiva. Questo significa che si ha un impatto molto più basso dell’ospedalizzazione anche perché è migliorata la capacità di risposta del sistema". “L’incidenza dei positivi sui tamponi effettuati e dell’1,7%. Questo rapporto ci dice che la Regione ha saputo effettuare un’ottima operazione di screening. Con i 187mila test sierologici, si arriva a quasi 600 mila casi testati - continua Razza -".
Gli altri numeri comunicati da Razza - 450 i migranti positivi a cui vanno aggiunti quelli che sono risultati positivi nei luoghi di destinazione. Ad oggi sono 340 i migranti che sono in quarantena che si trovano o negli hotspot, o sulle navi o negli altri centri di accoglienza.
Con l’inizio della scuola il presidente Musumeci ha richiesto l’utilizzo dello screening attraverso i tamponi rapidi che si stanno utilizzando già in aeroporto, che consentiranno in pochi minuti la verifica della positività.
Cosa è cambiato rispetto allo scorso aprile e al picco dei ricoverati in Sicilia - "Il 6 aprile erano 637 i pazienti ricoverati e in terapia intensiva avevamo una settantina di persone. Oggi che cosa è cambiato: la nostra capacità di azione è aumentata, ed è aumentata la presenza dei dispositivi individuali, esistono ora i percorsi che sono stati tracciati in quell'occasione e che possono essere immediatamente attivati".
"Le strutture a fisarmonica" - "Abbiamo fatto le previsioni e le abbiamo attuate come modello sulla città di Palermo. Un modello a fisarmonica, il sistema sanitario può aprire le strutture a seconda del fabbisogno. Gli screening rapidi consentiranno di ridurre le attese - continua Razza -. Le strutture ospedaliere sono già individuate e sanno già il percorso che devono seguire".
Non bloccheremo più le altre cure e prestazioni sanitarie - Razza poi afferma che non succederà più quello che è accaduto ad inizio epidemia, quando si è bloccato in Sicilia, ma un po' in tutta Italia, tutto il sistema delle cure delle altre patologie. "All’inizio dell’epidemia noi abbiamo paralizzato le attività ospedaliere e ambulatoriali azzerando la presenza dei cittadini nei pronto soccorso e allungato il tempo delle prestazioni ambulatoriali. In questa fase abbiamo ritenuto un errore non curare chi non ha il Covid. Ci sono centinaia di pazienti che attendono cure e non possiamo più farli aspettare. Da un lato abbiamo preparato il sistema ad accogliere il numero di pazienti Covid che gradualmente saranno necessari e, dall’altro, continueremo e abbiamo il dovere di curare i malati oncologici, i cardiopatici, non possiamo permetterci di bloccare tutto nuovamente. Complessivamente - conclude l'assessore alla Salute - il quadro è di un sistema sanitario reattivo".
I dati italiani - Sono 1.229 i contagiati dal Covid nelle ultime 24 ore, 221 in più di ieri. Ma rispetto al giorno precedente sono quasi raddoppiati i tamponi processati: 80.517 contro 45.309. Le vittime sono state 9, contro le 14 di ieri. Questi i dati del ministero della Salute. I casi totali sono così saliti a 289.990, i morti a 35.633. In nessuna regione si è registrata un'assenza di nuovi positivi. I più numerosi nelle ultime 24 ore in Lombardia (176) e in Liguria (141).
Possibile riduzione del periodo di quarantena - Il Cts avvia ulteriori verifiche sull'ipotesi della riduzione della quarantena. Ulteriori approfondimenti e confronti con le organizzazioni internazionali e gli altri paesi. E' questo - secondo quanto si apprende - l'orientamento che il Cts sta prendendo nella riunione ancora in corso in vista di una eventuale riduzione dei giorni di quarantena da 14 a non meno di dieci. Il tema, dunque - verra' ancora esaminato con un confronto internazionale anche con l'Oms e gli Ecdc. La linea di prudenza - sempre secondo quanto si apprende - sembrerebbe, inoltre dettata dall'andamento dell'epidemia alla luce dell'apertura delle scuole.