Chissà dove sono le "moltitudini". Vi ricordate? Parlava proprio così di "multitudini" di persone che partecipavano alle sue riunioni, implorandogli di candidarsi a Sindaco di Marsala. E' l'avvocato Diego Maggio. L'eterno candidato, anzi, auto - candidato. A liste presentate, è sparito dai radar. Un bluff. Uno dei tanti che si sono consumati in questa lunga pre - campagna elettorale a Marsala, dove in molti inondavano le redazioni di comunicati stampa e di pensieri in libertà pur di accreditarsi come possibili candidati nel ruolo di primo cittadino, pur avendo quasi nessuno al seguito.
Diego Maggio è il caso più emblematico, ma non è il solo. Gli impallinati sono tanti, tra chi ha cercato di farsi candidare, chi ci ha provato ma poi ha mollato, chi ci ha pensato e ripensato, e chi, come un altro avvocato, Renzo Carini, è stato corteggiatissimo e ha sempre detto no.
In effetti non è un caso che i due candidati principali delle prossime elezioni a Marsala siano gli stessi del 2015. Perchè Massimo Grillo e Alberto Di Girolamo hanno un tratto in comune: prendono tutti per stanchezza. E rimangono solo loro sul campo. Con la differenza che Grillo è un instancabile tessitore di trame politiche, Di Girolamo invece è una sorta di caterpillar sornione che tutto travolge.
Massimo Grillo, ad esempio, arriva candidato Sindaco dopo aver fatto razzia dei nomi alternativi. L'impallinato per eccellenza è Nicola Fici, il più vecchio tra le giovani promesse della politica marsalese. A Dicembre era lui che doveva guidare il tavolo dei moderati e sfidare Di Girolamo. Adesso invece è assessore dello stesso Di Girolamo.
Presenta la lista con Fici un altro impallinato, Daniele Nuccio: doveva guidare il fronte della prodiogiosa macchina da guerra alternativa al Sindaco uscente, è finito invece per fargli una lista. Come diversivo avevano pensato ad Andreana Patti, assessora a Trapani con Tranchida. Volevano le primarie, ma Di Girolamo ha spento sul nascere anche questa velleità.
Da un altro Comune veniva pure un altro possibile candidato, che si autoproclamava vincente nelle riunioni con gli amici e con il suo "gruppo", l'attuale Sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, oggi nel Pd. Poi ha preferito lasciare perdere, perchè dice che Zingaretti gli ha promesso un posto sicuro alle elezioni politiche prossime venture. Vedremo.
Tornando al fronte di Grillo, sono tanti i nomi "impallinati" sulla sua strada per la candidatura. Ma Grillo è riuscito a prevalere su tutti. Come ad esempio Salvatore Ombra. Il manager dell'Airgest è stato quasi sempre in campo, o al posto di Grillo, o in alternativa a lui. Lo ha richiamato all'ordine il preisdente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Se ti candidi, ti devi dimettere dall'aeroporto gli ha detto. Uno scherzo del cuore ha fermato la corsa di Giovanni Sinacori, che sarebbe stato un ottimo Sindaco, a detta di molti, e che invece non sarà neanche in corsa al consiglio comunale. Una condanna severa ha invece impallinato Giulia Adamo, che era pronta a scendere in campo a colpo di colazioni offerte a casa sua e appelli alla città. Poi ci sono quelli fermati all'ultimo giro di orologio, come Mario Figlioli, con il suo movimento Vento Nuovo.