Nuova autopsia per Aldo Naro, ammazzato di botte davanti ad una discoteca in Sicilia, a 25 anni
Oggi si farà una nuova autopsia sul corpo riesumato di Aldo Naro, ammazzato di botte nella discoteca Goa di Palermo la sera del 14 febbraio 2015, a 25 anni.
Scrive Romina Marceca su la Repubblica: «Per il giudice Fernando Sestito a uccidere Aldo Naro non fu solo il calcio di un diciassettenne, già condannato a 10 anni, e così ha inviato gli atti alla procura per riaprire le indagini per concorso in omicidio per tre buttafuori della discoteca Goa di Palermo. Indica i nomi di Gabriele Citarrella (per lui richieste indagini anche per concorso in rissa aggravata), il buttafuori testimone che dichiarò in aula che aveva colpito con alcuni calci Aldo Naro e rimasto solo un testimone, Francesco Troia, imputato per rissa nel processo ordinario, Pietro Covello. […] A morire fu il medico di 25 anni Aldo Naro, che si trovava nella discoteca dello Zen in compagnia della fidanzata e di alcuni amici. […] Avevano riservato un tavolo nel privé. Nelle immagini sequestrate si vedono, di spalle, la fidanzata e due amici, ripresi dal cellulare di un partecipante alla serata proprio nel momento in cui qualcosa nella serata in discoteca va per il verso sbagliato. Con rito ordinario è stato condannato a 10 anni di carcere, alla fine del 2015, un diciassettenne. È il buttafuori illegale che diede un calcio in testa alla vittima, che era già a terra. I genitori di Aldo Naro, assistiti dagli avvocati Antonino e Salvatore Falzone, negli anni hanno chiesto giustizia per il figlio e chiarezza sulla dinamica di quanto accadde quella sera. Aldo morì per un calcio alla testa, ma sarebbe stato picchiato già prima nella rissa che venne scatenata per un cappello da cowboy».
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