Domenico Venuti, sindaco di Salemi, ci sono diversi nuovi contagi di Covid-19 nella sua città. C’è un carico di responsabilità importante, perché la sua comunità a distanza di pochi mesi, è stata colpita nuovamente in maniera forte.
Questo influisce sull’apprensione e sul rischio che si possano intravedere ulteriori restrizioni all’orizzonte. Al di là della dovuta prudenza, necessaria e che va messa in campo sempre, non c’era bisogno di aspettare il ritorno del contagio che era stato ampiamente annunciato per la fine dell’estate, per capire che bisogna tenere comportamenti responsabili e rigorosi. E’ vero che il problema è riesploso ma arriva in un momento nel quale c’è in atto una scelta a livello nazionale, che è quella di trovare forme di convivenza con il virus e questo si affida principalmente alla responsabilità dei singoli. E‘ bene la paura che genera prudenza, no al panico che può soltanto peggiorare la situazione.
Sindaco Venuti, ma la zona rossa a Salemi non ha insegnato nulla a qualcuno?
A qualcuno sì. Devo dire che fortunatamente i più erano riusciti a tenere dei comportamenti corretti. Anche la movida estiva a Salemi devo dire che non aveva creato nessun problema. Anche gli spettacoli che abbiamo fatto, erano controllati, all’aperto e in perimetri ristretti e non abbiamo avuto problemi. Evidentemente per qualcuno, nonostante il trend di contagi, continua questo negazionismo fondato non so su cosa, visto che ci sono i dati scientifici e c’è chi vuole sfidare questo virus di cui ancora non conosciamo ancora tutto. Non mi sottraggo nel dire che se poi questo qualcuno ha un ruolo importante in città nell’ambito dell’incontro delle persone, e quindi di luoghi affollati dove si incontrano le persone, il danno è fatto.
Sindaco Venuti, a Marsala siamo in corsa per le amministrative del 4 e 5 ottobre. Il PD sta facendo un lavoro sinergico, almeno le prove ci sono di una certa unione, si è cambiato registro con il congresso e i nuovi vertici. Ma c’è sempre qualcuno che mette nero su bianco un momento di scontro, aperto e plateale e mi riferisco a quel documento firmato dai 50 ma che in realtà di questi vi erano solo 7/8 tesserati e poi ci sono altri 16 tesserati che sentono la necessità di dire: non votate Alberto Di Girolamo, votate Grillo. Perché accade tutto questo nel PD?
La questione appare complessa ma è semplice. A Marsala c’è chi pensa di tagliarsi ruoli altrove, barando e bluffando - riguardo al documento dei 50 - pensa di mettere in difficoltà un percorso che è faticoso, ma non può essere inficiato da documenti fatti da sette/otto persone che fanno parte di un ambito familiare e riferibili quindi ad una persona. Poi molti messaggi stanno arrivando a me e alla segretaria, di soggetti citati in quel documento che ne prendono formalmente le distanze. Credo che ci sia un tentativo maldestro di alcuni di trovare un posto al sole altrove. Ciascuno faccia le proprie scelte, ma questi soggetti non devono essere considerati del PD. Il partito è libero in entrata e in uscita.
Sindaco Venuti ma se si fa parte di un partito, se si è donne e uomini di partito si segue una linea unitaria.
Ed è quello che dicevo, questi pochi soggetti si troveranno a fare altri percorsi nella vita. E’ quello che ho provato a fare da segretario provinciale, quando rispetto alle diverse posizioni che c’erano nel partito, ho lavorato per trovare una posizione unitaria all’interno del direttivo di Marsala che mi permetto di dire, è riuscita, e al di là dei mal di pancia e delle diverse idee e opinioni, alla fine è stato accettato il percorso che è venuto fuori dal dibattito che c’è stato all’interno del direttivo anche se duro.
Domenico Venuti si andrà al voto anche a Favignana, qual è la linea che detterà il PD?
La linea è sempre quella che il partito locale faccia il percorso nell’ambito compatibile del Partito Democratico. C’è una discussione accesa sulla possibile candidatura di Forgione e si sta discutendo se seguire quel percorso o altri percorsi che si erano imbastiti, ma tutto questo è in discussione nel circolo locale. La discussione è in atto in questo momento e stiamo rispettando come direzione provinciale quello che è il percorso che il circolo stesso con fatica sta cercando di intraprendere. Cosa diversa, invece, è su Marsala, dove il circolo sta lavorando sì in autonomia ma la direzione provinciale ha dato un indirizzo chiaro ma anche banale, e cioè che gli iscritti, i tesserati e gli uscenti del PD devono rappresentare il partito nella lista con il simbolo del PD, perché altrimenti dobbiamo capire di cosa stiamo parlando, se siamo un partito o un circolo ricreativo. Io non ho dubbi, ma vorrei che ciascuno fugasse i dubbi che eventualmente ha, a meno che non ci siano altre forme di interesse dietro e in quel caso, se sono di carattere personale non si sposano con un percorso collettivo quale u partito ovviamente è per definizione.