La Sindaca di Erice e quel messaggio: "Il parcheggio si farà!"

 Si terrà oggi, 4 Settembre, la discussione del ricorso presentato dall'avvocato Rando contro la misura cautelare del divieto di dimora a Erice e Trapani applicata alla sindaca (adesso sospesa) di Erice, Daniela Toscano, indagata per abuso e calunnia.

La vicenda riguarda la concessione nel 2018 alla società dell' imprenditore Gianni Savi dell’autorizzazione all’uso come parcheggio di un’area privata nella zona balneare di San Giuliano. Secondo la Procura l’interesse della sindaca a far rilasciare l’autorizzazione sarebbe stato legato al fatto che il fratello,  Massimo Toscano, sarebbe stato socio occulto di Savi. Toscano ha agito perchè si trova in difficoltà economica. 

L'inchiesta si è conclusa. Idangati, oltre i fratelli Toscano, sono Francesco Paolo Rallo, marito della Toscano, sottoposto al divieto di avvicinamento all'imprenditore Riccardo Agliano, dalle cui denunce è partita l'inchiesta, e un funzionario del Comune di Erice, Isidoro Caruso, indagato per false informazioni al Pm.

La sindaca  è stata sospesa dal prefetto in applicazione della legge Severino. Stessa sospensione c’era stata per suo fratello Massimo Toscano, consigliere comunale a Trapani, che però dovrebbe rientrare in aula consiliare dopo che per lui il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso e revocato la misura cautelare.

La difesa della Toscano punta sul fatto che lei si è mossa, è vero, per facilitare l'apertura del parcheggio di Savi, ma mai abusando del suo ruolo. Piuttosto, voleva "ovviare ai ritardi e alle inerzie del Comune", scrive nella sua  memoria difensiva, senza mai usare "toni minacciosi o pesanti". I funzionari del Comune avrebbero espresso ugualmente il parere favorevole alla pratica, al di là dell'intervento del Sindaco. Inoltre, sempre secondo la difesa, la Sindaca Toscano non sapeva dell'interesse del fratello Massimo nella realizzazione del parcheggio: "Nonostante due anni di intercettazioni - scrive il suo legale - non c'è una telefonata dalla quale si deduca che il Sindaco Toscano sapesse degli accordi tra suo fratello Massimo e Savi". 

Va anche detto che il Gip Brignone lo scorso Luglio ha respinto l'istanza di revoca della misura cautelare presentata dalla Sindaca. Il Gip rileva che la Sindaca ha ammesso di essersi interessata alla pratica di Savi ben prima che lui la presentasse ufficialmente. E non si capisce perchè Savi si sia rivolto a lei e non ai funzionari del Comune, se voleva avere delle semplici informazioni. Toscano ha inoltre ammesso, di fronte all'evidenza delle intercettazioni, di aver fatto delle telefonate per informarsi sulla pratica della ditta Agir. Le si giustifica dicendo che il suo ruolo era quello di "facilitatore" della burocrazia comunale. Ma il Gip, vedendo le intercettazioni e le chat su WhatsApp prodotta dal dirigente comunale Pietro Pedone, smentisce la Sindaca. Soprattutto per quel messaggio perentorio inviato a Pedone e agli altri funzionari: "Il parcheggio si farà". 

Inoltre, pesa come un macigno per la Sindaca Toscano una domanda? Perchè ha ritenuto giusto interessarsi per il parcheggio di Savi, nell'ottica del buon funzionamento della macchina amministrative, e non lo ha fatto per le altre iniziative, come quella di Agliano. Perchè addirittura per Savi convoca una conferenza di servizi? Alla domanda lei risponde: "Perchè non mi sono interessata al parcheggio di Agliano? Perchè nessuno me lo ha chiesto" ... 

Per il Gip è inoltre poco probabile che il consigliere comunale di Trapani, Massimo Toscano, abbia pungolato la sorella Sindaca sul parcheggio di Savi se non ci fosse stato un interesse personale.