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01/09/2020 06:00:00

Scuola, si riparte senza mascherine (se c'è il metro di distanza). Trapani, l'ex Provincia cerca spazi

 Da oggi i corsi di recupero. Tra due settimane torna a suonare la campanella in Sicilia. La scuola riparte, sei mesi dopo la chiusura per l’emergenza Coronavirus. E alla vigilia della ripartenza è stato trovato un importante accordo sulle linee guida da adottare, su mascherine e trasporto pubblico locale.


Niente mascherina a scuola se viene rispettata la distanza di un metro.
Nella scuola primaria, "per favorire l'apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro e l'assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (ad esempio il canto)”. Lo indica il Comitato tecnico scientifico, in una nota. "Nella scuola secondaria, anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro, l'assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto) e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dalla autorità sanitaria".
Sui mezzi pubblici, invece, si potrà viaggiare ad una capienza massima dell’80%.

"Lavoriamo tutti insieme e riconsegniamo le scuole ai nostri studenti: il Paese ce ne sarà riconoscente. Abbiamo una responsabilità storica grande. Sarà un anno duro. Ma anche l'inizio di un percorso diverso. Avremo le risorse dall'Europa con cui costruire la scuola di domani, a partire dagli insegnamenti di questi mesi. Abbiamo le idee e il coraggio per realizzarle". Lo scrive la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, in una lettera inviata ai docenti, ai presidi e a tutto il personale scolastico alla vigilia della riapertura della scuola.

 

 

Sulla riapertura delle scuole in Sicilia come nel resto del Paese c’è molta incertezza. Si aspettano i nuovi docenti per poter garantire lo sdoppiamento delle classi, indispensabile per avere aule meno affollate e mantenere il distanziamento. In Sicilia la scuola riparte il 14 settembre, ma molti istituti vorrebbero riprendere il 24, per evitare di dover sospendere dopo pochi giorni per il referendum. In più servirebbe a prendere tempo per arrivare un po’ più preparati alla riapertura.


Intanto le scuole della provincia di Trapani, soprattutto gli istituti superiori, sono alle prese con la ricerca di spazi didattici da prendere in affitto per l'anno scolastico che sta per iniziare.
L'ex Provincia di Trapani infatti ha avviato una sorta di indagine per individuare immobili da prendere in affitto per assicurare agli istituti di propria competenza il distanziamento sociale.
Gli immobili devono poter ospitare da 8 a 5 aule da 40 metri quadri e da 2 a 8 laboratori da 80 metri quadri, oltre a servizi e altri locali di supporto alle attività didattiche. I locali devono essere dotati di certificato di agibilità e tutti i certificati che la legge prevede.


Tutto questo nell'attesa del milione di euro annunciato e che dovrebbe arrivare dal Ministero.
C'è da dire che l'avviso è una sorta di indagine conoscitiva per il Libero Consorzio. Indagine arrivata un po' in ritardo visto che già oggi sono partiti i corsi di recupero e che in Sicilia tra due settimane partono le lezioni. Ne sanno qualcosa, sui ritardi nelle risposte, quelli dell'Itet Garibaldi di Marsala, il Commerciale per intenderci, che in queste settimane hanno fatto sforzi di creatività per cercare gli spazi adatti per le attività didattiche in un istituto, quello di via Trapani, da sempre inadatto ad ospitare una scuola.

Ma i pasticci e i ritardi dell'ex provincia sono anche quelli del Liceo Classico di Marsala al quale è stata tolta la succursale di via XI Maggio, a due passi dal plesso centrale, dall'ex Provincia. In cambio hanno dato al Classico un istituto molto più distante e su cui comunque bisogna effettuare alcuni interventi. Una vicenda che ha generato le proteste di dirigente, docenti e genitori.


Intanto in molte scuole della provincia di Trapani si aspettano ancora i banchi monoposto
. Alcune scuole si adatteranno con i banchi doppi, soprattutto nelle scuole primarie che sembrano soffrire meno le restrizioni imposte.
Sarà una ripartenza difficile. Un appuntamento importante, indispensabile, al quale le scuole si stanno avvicinando anche con scelte creative per cercare in ogni modo di non sacrificare le peculiarità didattiche di ciascun istituto e garantire il diritto allo studio.