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27/08/2020 07:19:00

La morte di Gioele e la mamma. Restano tanti misteri aperti 

Sono ancora tanti, troppi, i misteri sulla morte del piccolo Gioele e della mamma Viviana Parisi. Ieri c'è stata l'autopsia sul corpo di Gioele, che non ha risolto i dubbi sulle cause della sua morte, ma ne ha aperto altri, tanto che dei controlli sono stati fatti anche sull’auto della madre. Accertamenti irripetibili di tipo biologico sono stati eseguiti dalla polizia scientifica di Palermo proprio sull'Opel Corsa di Viviana Parisi. Li ha disposti il Procuratore di Patti su sei campionature effettuate il 6 agosto scorso sull'auto della donna per verificare l'eventuale presenza di profili genetici ed eventuali future comparazioni. Esami che, aggiunti a particolari emersi dall'autopsia sul bambino, fanno riprendere quota alla tesi che Gioele possa essere rimasto ferito mortalmente nell'incidente stradale sulla A20.

Gioele potrebbe essere rimasto ferito in modo grave nell’incidente in galleria. E poi forse è deceduto poco dopo, nel bosco, durante la fuga della madre, che per disperazione si sarebbe suicidata, lanciandosi da un traliccio. Adesso, si lavora a questa ipotesi. “Anche se nessun’altra pista viene esclusa”, ribadiscono gli inquirenti.

Dall'autopsia, effettuata questa mattina al Policlinico di Messina, sono emersi anche i segni di un'aggressione da parte di alcuni animali nei confronti del piccolo Gioele. Ma non è ancora chiaro se l'aggressione sia la causa del decesso o sia avvenuta dopo la morte. L'esame ha pure evidenziato delle pietruzze attorno ai resti del piccolo, potrebbero dare indicazioni sul luogo e la data del decesso. Rimane ancora da capire come sia morto il bambino.

Tutto sembra così prendere una piega più logica. «È stato verosimilmente trascinato» nel luogo in cui è stato trovato. «Non sappiamo la posizione originaria» dove è morto. Diceva l'avvocato Claudio Mondello, cugino di Daniele Mondello, papà di Gioele, e uno dei due legali che lo assiste. Sembra che la deduzione dei medici legali sia legata al ritrovamento di alcune pietruzze nei resti del bambino. Parlando poi dell'ipotesi di suicidio-omicidio, sostiene: «La presunzione di innocenza nel nostro ordinamento deve valere per tutti, non è che un individuo muore e gli affibbiano un omicidio. Se ci sono elementi va bene, altrimenti no e non so se ci saranno mai questi elementi, ne dubito».

«Abbiamo molta fiducia negli esperti che sono stati convocati per determinare progressivamente la verità - prosegue l’avvocato - però è passato troppo tempo e sono intervenuti elementi esogeni per cui non credo che ci daranno delle risposte certe. Forse si potranno ventilare una pluralità di ipotesi, ma l'elemento che mi interessa, cioè la certezza assoluta senza dubbio escluso, dubito che si possa raggiungere sulla scorta degli elementi di cui disponiamo oggi».



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