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24/08/2020 07:00:00

Musumeci e la caccia ai "clandestini" in Sicilia. Le reazioni

Oggi a Trapani è un giorno importante. Perchè sono finiti i giorni della quarantena obbligatoria per le persone a bordo della nave "Azzurra" della compagnia GNV che ospita più di 600 persone al largo del porto. E dovrebbero cominciare le operazioni di sbarco. Con tanti dubbi. Perché coloro che hanno diritto allo status di rifugiato dovrebbero essere portati in centri di accoglienza, i tunisini dovrebbero essere rimpatriati. E poi ci sono i contagiati da coronavirus, almeno una trentina, che dovrebbero essere isolati da qualche parte. Dove? 

Non solo, sulla carta, queste persone neanche potrebbero sbarcare, dovrebbero ... evaporare. 

Così ha deciso il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nella sua imbarazzante ordinanza con la quale ieri ha stabilito di "cacciare" in 24 ore per ragioni di sicurezza legate all'emergenza Covid, tutti gli extracomunitari "clandestini" che sono in Sicilia.

L'ordinanza ha validità fino al 10 settembre e impone il "divieto di ingresso, transito e sosta" nella regione per "ogni migrante che raggiunga le coste siciliane con imbarcazioni di grandi e piccole dimensioni, comprese quelle delle ong". La misura è stata presa - spiega Musumeci - perché "allo stato non è possibile garantire la permanenza nell'Isola nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione del contagio". "La Regione Siciliana, mediante le Asp territorialmente competenti, - prosegue l'ordinanza - mette a disposizione delle autorità nazionali il personale necessario ai controlli sanitari per consentire il trasferimento dei migranti in sicurezza".

L'ordinanza di Musumeci, che parla addirittura di "invasione", ha fatto molto discutere, ieri. Ha suscitato vera goduria nei partiti di destra, dalla Lega a Fratelli d'Italia, creato sconcerto in molti osservatori, suscitato la reazione del Viminale che ha fatto sapere a Musumeci che la sua ordinanza può servire a raccogliere quattro like su Facebook, ma non è valida. 

 

Tantissime le reazioni sulla decisione di Musumeci, che oggi in conferenza stampa cercherà di spiegare le sue reazioni.

I circoli del Partito Democratico di Petrosino, Mazara del Vallo, Partanna e Castellamare del Golfo si oppongono all’ordinanza del Presidente Musumeci che prevede la chiusura degli hotspot dei migranti: "Noi segretari dei circoli che rappresentiamo, siamo unanimi nel ritenere tale ordinanza assurda ma allo stesso tempo pericolosa.Nnon fa altro che alimentate un clima, seppur effimero, di odio e di razzismo dovuto al periodo che stiamo attraversando. Siamo consapevoli che la situazione degli sbarchi in Sicilia è diventata considerevole, e che sono necessari interventi statali per armonizzare e normalizzare la situazione, ma è pur vero che la situazione non è diversa da quella dello scorso anno e dell’anno precedente in termini di sbarchi in Sicilia nel periodo estivo. Il fatto che il Presidente Musumeci pensi di arginare il contagio da coronavirus chiudendo gli hotspot e quindi diventando sempre più intolleranti a nostro avviso ha dell’assurdo".

“Le reazioni di queste ore all'ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci guardano al dito anziché alla luna. In piena emergenza sanitaria, il Governo Conte ha affidato la gestione degli sbarchi ad improvvisate tendopoli e hotspot carnaio privi di requisiti di sicurezza, nonché di spazi idonei a regolare la quarantena e bloccare la diffusione del contagio da covid-19 fra chi giunge in Sicilia. Ecco perché il Governo della Regione ha dovuto prendere atto di una situazione drammatica e ha fatto ricorso a un provvedimento che è legittimo non solo a rigor di Statuto Siciliano, ma soprattutto secondo la logica del buon senso. Ora ci aspettiamo invece che il Governo Conte non si giri dall'altra parte e trovi le opportune soluzione, scongiurando il solito scaricabarile sulle spalle dei siciliani”. Lo afferma Marco Falcone, assessore della Regione Siciliana

"È il momento che Roma e l'Europa passino dalle parole ai fatti. Piena solidarietà al presidente Musumeci, è ora che si rompa il silenzio su una situazione che colpisce la dignità umana di centinaia di persone ammassate in condizioni disumane con gravi rischi per la propria incolumità". Lo afferma l'assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon. Aggiunge un altro assessore, Lagalla: «Se il governo nazionale, a seguito dell'ordinanza Musumeci, ritenesse di dovere solo ora rivendicare le proprie prerogative in materia di immigrazione e gestione dei migranti, incorrerebbe almeno in una caduta di stile, oltre che di sostanza. È da tempo che la Sicilia, cui di certo non fa difetto l'accoglienza, segnala lo stato di particolare emergenza derivante dai numerosi sbarchi e dalla contemporanea diffusione del contagio. Lo Stato, sollecitato dalla Regione, avrebbe dovuto intervenire per tempo e con la necessaria efficacia. Oggi è troppo facile, oltre che di cattivo gusto, addossare inesistenti responsabilità in capo a chi, sin dall'inizio dell'emergenza, ha invocato l'applicazione concreta del principio della leale collaborazione istituzionale».

“Il tema migranti deve essere affrontato con efficacia e urgenza da tutte le istituzioni, non con spot elettorali come la farlocca ordinanza Musumeci. Stato e Regione devono collaborare per tutelare diritti, sicurezza e salute di tutti, rispondendo alle giuste preoccupazioni dei cittadini e dei sindaci. Musumeci smentisca subito di avere agito su ‘indicazione e su suggerimento della Lega’, come dichiarato da Salvini: sarebbe gravissimo avere un presidente della Regione telecomandato dal leader della Lega". Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all’Assemblea Regionale Siciliana.

"Problemi reali, soluzioni farlocche, come sempre. Dopo la Finanziaria di cartone, costruita con i soldi del monopoli e della quale i siciliani non hanno ancora visto un euro, il presidente della Regione, tira fuori dal cilindro l'ennesimo coniglio geneticamente modificato, utile solo a catturare qualche titolo sui giornali e un pugno di like sui social, non certo a risolvere il problema degli sbarchi".  Lo dice il capogruppo del M5S all"Ars, Giorgio Pasqua, a commento della recente "farneticante e improponibile ordinanza del presidente della Regione".

La Lega Salvini Premier Sezione di Marsala a totale e fermo sostegno dell’iniziativa del Presidente Musumeci e dell'ordinanza con cui vuol chiudere gli hotspot e i centri di accoglienza siciliani:"La Sicilia non può continuare, così come accade da mesi, a subire l’inerzia del governo nazionale mentre l'isola vive uno stato di emergenza : sbarchi, fughe, rivolte, casi di covid interni ai centri di accoglienza o positività al virus non diagnosticata per quei migranti degli sbarchi fantasma che si dileguano poi nelle nostre campagne. Ne sa qualcosa la città di Marsala ormai nota alle cronache per quanto accaduto nelle scorse settimane al centro di accoglienza di via Mazara , oggi per fortuna chiuso grazie anche al nostro intervento".

“L’ordinanza con cui il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha annunciato la chiusura di tutti gli spazi destinati ai migranti dell’Isola è l’unico atto di reale sensibilità e solidarietà nei confronti dei sindaci sindaci siciliani che sono stati lasciati soli dal governo a fronteggiare un’emergenza senza precedenti” lo affermano in una nota congiunta i responsabili enti locali per la Sicilia occidentale ed orientale della Lega, Maricò Hopps e Matteo Francilia.