Lo avevamo scritto: la Lega ha il primo Sindaco in provincia di Trapani a sua insaputa. Ed è Giacomo Tranchida, che con la sua uscita contro il passaggio a Trapani della nave quarantena che ospita i migranti, si è guadagnato la stima e l'ammirazione dei giornali di destra, e, soprattutto di Matteo Salvini, che gli ha espresso, addirittura, "solidarietà" in un tweet che potete vedere in allegato a questo articolo.
La vicenda della nave e delle relative polemiche tra il Pd e Tranchida l'abbiamo raccontata qui.
Il bello è che la nave è ripartita, ma le polemiche continuano.
Il sindaco Giacomo Tranchida aveva emesso una ordinanza con il divieto di sbarco per i migranti della nave Aurelia, ad andargli contro immediatamente Valentina Villabuona, presidente dell’assemblea provinciale del Pd che ha trovato man forte nel deputato nazionale Carmelo Miceli, destinatario poi di un attacco politico da parte di Tranchida.
La differenza è che Miceli entra nel metodo della politica e indica anche il percorso che da lì a breve avrebbe intrapreso la nave stessa, mentre il sindaco Giacomo Tranchida attacca pesantemente il deputato accusandolo di non essere in grado di svolgere il ruolo istituzionale e di cui nessuno conoscerebbe l’esistenza in vita.
Nella serata di ieri la Ministra degli Interni Lamorgese aveva già adottato tutte le misure necessarie a che la nave lasciasse le acque trapanesi per dirigersi verso Augusta, lo ha comunicato lo stesso Miceli: “Il Ministro Lamorgese mi ha appena comunicato che le procedure per lo spostamento dal Porto di Trapani della nave Aurelia e dei suoi passeggeri avranno tempi brevissimi e potrebbero essere avviate già da domani. Invece di allarmare la città con preoccupazioni inesistenti, la prossima volta che il Governo emette un provvedimento che riguarda la Città di Trapani, il Sindaco Tranchida faccia come farebbe qualsiasi soggetto di buon senso: usi un minimo di collaborazione istituzionale e faccia almeno una telefonata al Viminale. Se lo avesse fatto avrebbe avuto modo di accertare già da stasera che i tempi incerti e preoccupanti di permanenza della nave di cui lui si è lamentato e per i quali ha allarmato una intera comunità, in realtà sarebbero durati poche ore. Con l’occasione, consiglio al Sindaco Tranchida di revocare in autotutela l’abnorme ordinanza di divieto di sbarco emessa nella giornata di oggi, così da evitare di costringere il Ministero dell’Interno all’impugnativa per palese lesività dell’unità dell’ordinamento e invasività di settori attribuiti alla potestà legislativa statale ma, soprattutto, così da risparmiare alla Città di Trapani l’ennesima inutile mortificazione”.
Di deriva populista e sovranista del sindaco Tranchida ha parlato, invece, la presidente Villabuona.
A distanza di poche ore l’ordinanza del sindaco è stata ritirata. Ma c’è dell’altro.
A dare il taglio prettamente politico a quanto accaduto è l’assessore Dario Safina, fedelissimo di Tranchida: “Ho letto e riletto con molta attenzione il primo comunicato del sindaco di Trapani, con il quale mi onoro di collaborare, essendo un assessore della sua Giunta. Ho letto altrettanto attentamente le reazioni dell’on. Miceli, di Marco Campagna, di Valentina Villabuona e di alcuni oppositori politici di questa amministrazione che si nascondono sotto le mentite spoglie di liberi cittadini, al solo fine fi apparire disinteressati. Da sempre mi sono ritenuto (e più volte mi è stato rimproverato essere un mio limite) un democratico ortodosso, rispettoso delle decisioni assunte dal gruppo dirigente del PD. Ebbene, in questo caso non ho letto il comunicato di un sindaco populista e sovranista ma di un amministratore che ha constatato come il Governo - che in generale a mio avviso sta operando bene (alcuni di quelli che hanno scritto erano totalmente contrati all’accordo PD - Cinquestelle e criticavano quelli che come me erano favorevoli) - pensi di risolvere il problema di un territorio, Lampedusa, spostandolo in un altro, ossia Trapani”
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Quindi secondo Safina gli oppositori del sindaco e della giunta sono interni al Pd e li identifica anche, poi entra nel merito della questione: “Però sul tema immigrazione da questo governo mi sarei aspettato l’immediata abolizione dei cd. decreti Salvini ed almeno il ripristino delle norme precedenti, oltre a nuovi accordi con i paesi di provenienza. Attaccare un amministratore che pone questo tema e quello della marginalità del suo territorio è miope, ovvero - sperando che non sia cosi - frutto di un preciso calcolo politico, diretto a marginalizzare il lavoro di un sindaco e di una maggioranza che si stanno alacremente impegnando per cambiare Trapani e ciò al solo fine di abbattere un potenziale concorrente. Il tema dell’immigrazione,in questo caso, appare più una scusa e questo mi rattrista perché penso davvero che l’accoglienza sia un valore ma questa è tale quando è sorretta da una precisa strategia di integrazione e quando a farsene carico, anche nei momenti emergenziali, sia il Paese. E in questo senso, appare grave che il Governo si pieghi alle lamentele di qualche parlamentare dell’UDC eletto in Calabria, spostando il problema sulla città di Trapani, senza chiarire nemmeno dove verranno ospitati i migranti, una volta terminata la quarantena.
Auspico che alcuni autorevoli dirigenti del PD possano tornare realmente ad interessarsi della città di Trapani al fine di fare un fattivo contributo al suo sviluppo”.
Citando una canzone e storpiandola un po' si può scrivere: “Cercavo un mare calmo e ho trovato il Pd”.