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21/08/2020 06:00:00

Marsala, e il registro dei bambini mai nati. Si discute ancora

 L’istituzione a Marsala, con delibera del consiglio comunale promossa dalla consigliera Giusy Piccione ma votata da altri 22 consiglieri, del “Registro dei bambini mai nati” ha prodotto molte reazioni.

Non ci stanno ad essere attaccati quanti sono favorevoli all’istituzione di questo registro, anzi lo ritengono una conquista per la vita, che va tutelata fin dal concepimento.

Di questo avviso è Vittore Saladino, membro del Movimento per la Vita. Saladino è a difesa della Piccione che si è fatta portavoce in consiglio comunale di questa istanza promuovendone una delibera, che guarda caso non era in discussione ma ne è stato deciso il prelievo come punto all’ordine del giorno, e gli altri 22 consiglieri ne hanno espresso il voto favorevole, alcuni convintamente, altri perché non si poteva deludere il mondo cattolico ...

I favorevoli all’istituzione di questo registro parlano di strumentalizzazione delle vicende personali della consigliera in questione. No, si sono sollevati dei dubbi: il Movimento per la Vita è a tutela non solo dell’embrione ma anche della famiglia, e il matrimonio rappresenta un vincolo indissolubile agli occhi della Chiesa. Non sono degli sciacalli a sostenere questa tesi  ma quanti, invece, ritengono che la libertà di scelta individuale sia un principio incontrovertibile, come quello di decidere di divorziare. Perché quelle ragioni saranno insindacabili, saranno intime e privatissime delle dinamiche di una coppia e per questo non devono essere toccate da alcun giudizio e nemmeno subire limitazioni. Libere di divorziare, libere di abortire, senza essere etichettate e schedate.
Saladino plaude al provvedimento e ringrazia Dio per avere il dono di consigliere comunali come la Piccione.

Per Don Vincenzo Greco la delibera "ci sprona a ripensare il tema dell’aborto da una nuova prospettiva, non solo quella della donna, seppure importante e degna di piena considerazione, ma anche da quella dei cosiddetti prodotti del concepimento, che in realtà sono semplicemente dei bimbi…non ancora nati. L’etica ha proprio questa funzione di stimolo nei confronti di ciò che si ritiene assunto come norma giuridica una volta e per sempre; la Civiltà non progredisce solo nel verso desiderato da una parte politica del paese, ma quando si dà spazio al sentire reale dei cittadini, alla loro coscienza, e si accetta il dialogo ed il confronto anche con chi la pensa diversamente da te".

Per Rifondazione Comunista si tratta di"uUn ritorno al passato, un ritorno al medioevo, quando le donne non uniformate alla rappresentazione canonica del femminile venivano condotte al rogo dai fanatici rabbiosi. Rifondazione Marsala esprime il proprio sdegno a fronte di una simile decisione del consesso comunale e ricorda che la legge 194 rappresenta una delle più grandi conquiste della storia del femminismo e delle donne, una conquista che nessun atto rievocativo deve mettere in discussione"

Ad esprimersi sulla vicenda anche Milena Gentile, presidente dell’associazione Emily, consigliera comunale del Pd a Palermo e membro del Coordinamento Nazionale della Conferenza delle Donne dem: “Il Consiglio comunale di Marsala, istituendo il registro dei bambini mai nati, ha approvato un atto fascista, che rivela l’oscurantismo della situazione culturale nella quale sta piombando l'Italia tutta, negando l’autodeterminazione delle donne. La legge prevede già che su esclusiva richiesta della donna si possa procedere al seppellimento del feto. Quindi, quali obiettivi muovono i Consiglieri che hanno proposto e approvato l’istituzione di questo registro? È chiaro che prevedere la sepoltura anche contro la volontà della donna e disporre che tutti i feti abortiti vengano identificati da un cippo funerario numerato che fa riferimento al registro istituito, mira all'identificazione e alla schedatura delle donne che abortiscono, legittimandone implicitamente la gogna degli oscurantisti”.

La Gentile ricorda che l’atto in questione nasce proprio da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “Risulta evidente anche a un bambino che il vero obiettivo di questi provvedimenti che, contro ogni fondamento giuridico e scientifico, vogliono riconoscere il feto come persona, è la revisione della legge sull'aborto.  Il centrosinistra tutto, erede della tradizione femminista, deve condannare senza sconti i propri rappresentanti che si piegano alle istanze medievali e violente di questo centrodestra. In particolare, chiedo ai Segretari delle Unioni Provinciali del Partito Democratico che provvedano a censurare i propri eletti che votano a favore di analoghi provvedimenti comunali”.

E l’ultimo passaggio della Gentile è molto chiaro, perché a Marsala il Pd fa un po' di testa sua, votando secondo coscienza. O forse facendo l’occhiolino agli elettori.