Quantcast
×
 
 
20/08/2020 06:00:00

Coronavirus, casi in aumento. Le discoteche restano chiuse. Scuola, mascherine e incertezza

Nuova impennata di contagi da Coronavirus in Sicilia e in Italia. Il virus ha ripreso velocità e in base a quanto dicono gli esperti ha cambiato alcuni aspetti della diffusione.


Un virus che arriva sempre più ai giovani, e che, a differenza di quanto accadeva nei mesi scorsi colpisce in misura minore gli anziani.
In Sicilia in un giorno si sono registrati 45 nuovi positivi al Coronavirus. L’Italia arriva a 642 nuovi positivi, dati che non si vedevano da maggio. Nel frattempo il Tar ha bocciato il ricorso contro la chiusura delle discoteche.


Intanto è sempre più critica la situazione a Lampedusa dove ora dopo ora arrivano centinaia di migranti che, in ogni caso, devono trascorrere un periodo di quarantena. Alcuni però fuggono dalle strutture in cui devono effettuare il periodo di quarantena, come il centro di accoglienza di Valderice. A Trapani, intanto, arriva un’altra nave quarantena che starà in rada, davanti al porto. A bordo ci sono circa 250 migranti, tutti tunisini, di cui una ventina positivi al Coronavirus.

Le discoteche restano chiuse
La musica resta spenta, non si balla. Le discoteche restano chiuse. Lo ha deciso il Tar del Lazio respingendo il ricorso presentato dall’associazione dei gestori delle discoteche contro l’ordinanza del 16 agosto con la quale il Ministro della Salute aveva vietato l’apertura delle sale da ballo e introdotto l’obbligo di mascherina nei luoghi con rischio assembramenti nelle ore notturne.
"Fino al 7 settembre staremo chiusi e ora prolifererà l’abusivismo". Così ha commentato il rigetto del ricorso all’ANSA Maurizio Pasca, presidente del Silb Filp, associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo. «L'ordinanza del ministro non sta facendo altro che incentivare l’abusivismo - aggiunge Pasca - Siamo già in possesso di centinaia di video di feste abusive in ville che sfuggono a ogni controllo. In un filmato con giovani che addirittura si dichiarano positivi al Covid".

Nuova impennata di contagi da Coronavirus in Sicilia e in Italia
Sull'Isola, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 45 nuovi positivi al Covid-19. I ricoveri salgono a 61, e due in più in terapia intensiva che in totale sono 8. Gli attuali positivi in Sicilia sono 766, nell'ultimo giorno è guarita solo una persona.
Sono 705 in isolamento domiciliare. Da ieri sono stati eseguiti 2406 tamponi. In totale, dall'inizio dell'epidemia sono 3838 le persone contagiate mentre sono 2.796 i guariti.

Dei nuovi contagiati ecco la situazione per provincia: 1 a Trapani, 2 a Messina, 1 Siracusa, 7 Ragusa, 1 Agrigento, 23 a Catania, 10 a Palermo ma si tratta di migranti che si trovano a Lampedusa e che vengono registrati nel capoluogo.
In Italia oggi si sono registrati 642 nuovi positivi al Coronavirus, un'impennata preoccupante rispetto ai 403 casi di ieri. C'è da dire che sono stati fatti anche oltre 71 mila tamponi, rispetto ai quasi 54 mila di ieri. Era dal 23 maggio che non si registravano tanti nuovi casi in un giorno.


Mascherine e gel nelle scuole
Sono numeri che preoccupano in vista della ripresa dell’anno scolastico. Il 14 settembre si torna in classe, almeno stando al programma del governo. Il protocollo che si sta mettendo a punto nelle scuole ha una lunga gestazione, fatta di riunioni del Comitato tecnico scientifico sulle misure da adottare. Si parla di 11 milioni di mascherine gratuite a settimana che verranno distribuite a tutte le scuole del Paese per studenti e personale. “Distribuiremo 170 mila litri di gel igienizzante la settimana così rispondendo ai 3 requisiti di base: protezione individuale igienizzazione mani e screening: una operazione che pochi paesi hanno attuato molto onerosa". Lo ha detto il commissario all'emergenza Covid Domenico Arcuri, dopo che in mattinata il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ospite di "Agorà estate" su Raitre, aveva assicurato le scuole "riapriranno le scuole in sicurezza".
Il coordinatore del gruppo di esperti, Agostino Miozzo, ha ribadito a SkyTg24 che l'orientamento del Cts è mantenere le mascherine in classe a partire dai 6 anni: "Sopra i sei anni sarà richiesto, in Italia come in altri paesi, che ci imponiamo l'uso della mascherina e il distanziamento".