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19/08/2020 06:00:00

Marsala. Caso Commerciale. L’ex Provincia chiede le carte, il Comune non risponde

Il Libero Consorzio vuole le planimetrie dell’ex tribunale di Marsala, per capire se può ospitare l’istituto Commerciale. Ma il Comune non gliele dà.

L’ex Provincia di Trapani e il Comune di Marsala sono ai ferri corti nella gestione dell’edilizia scolastica in città.
Il Libero Consorzio, come abbiamo raccontato ieri, si è sentito “tradito” dalla scelta dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo, di concedere i locali dell’ex scuola Crimi all’Università di Palermo. Così il Libero Consorzio di Trapani potrebbe revocare la concessione dei locali di via Dante Alighieri, di cui è proprietario, per la Facoltà di Enologia. E questo perchè il Comune non ha ancora dato seguito all’accordo stipulato oltre un anno fa con il quale si impegnava a trovare delle aule per gli istituti scolastici superiori. Così l’ex Provincia ha dato 30 giorni di tempo al Comune per specificare dove e quali aule utilizzare. Scaduto il termine potrebbe “sfrattare” Enologia.

In tutto ciò si inserisce la vicenda del Commerciale di Marsala. Una delle scuole più frequentate della provincia si trova da oltre 40 anni in un edificio in affitto e soprattutto non idoneo.


Negli anni erano stati promessi edifici nuovi, ristrutturazioni di vecchie strutture, progetti faraonici. Dal progetto di via Vita, al podere Badia alla ex scuola Lombardo Radice. Ma è rimasta tutta una promessa. La proposta degli stessi studenti era semplice, invece. Quando si sarebbe inaugurato il nuovo Tribunale di Marsala, in via del Fante, un’opera attesa da anni, il Commerciale si sarebbe trasferito nell’ormai ex Palazzo di Giustizia di piazza Borsellino. Una proposta fattibile, bastava aspettare che finissero i lavori al nuovo tribunale. Anche l’ex Provincia sposò quest’idea, e fece formale richiesta al Comune di Marsala, proprietario dell’immobile. Il sindaco Alberto Di Girolamo disse sì, poi qualcosa è cambiato. E’ tornato sui suoi passi e al posto del Commerciale all’ex Tribunale sono stati spostati gli uffici tecnici del Comune.


Una scelta che ha spiazzato tutti, e deluso soprattutto studenti, docenti e personale dell’Itet. Sono esplose le proteste, anche in periodo di lockdown. L’amministrazione ha sempre detto che i tecnici del Comune non ritenevano idonei i locali del tribunale per una scuola. A quel punto la stessa dirigente dell’Itet, Loana Giacalone, ha voluto vederci chiaro e ha chiesto al sindaco spiegazioni tecniche più precise, planimetrie e perizie. Niente, nessuna risposta. Come quella che non ha avuto l’ex Provincia, che in questi giorni ha scritto all’amministrazione comunale di Marsala.  

 

I vertici dell’ex Provincia, il segretario generale Giuseppe Scalisi e il commissario straordinario Raimondo Cerami, nella lettera al sindaco Di Girolamo parlano anche del caso Itet Garibaldi di Marsala. Citano la lettera inviata dalla dirigente dell’istituto, Loana Giacalone, nelle scorse settimane, al Miur, alle istituzioni regionali, al Prefetto, al Libero Consorzio e al Comune lamentando il mancato trasferimento della scuola presso i locali dell’ex Tribunale. Locali che “sempre secondo quanto affermato dalla dirigente potrebbero ospitare l’intera popolazione scolastica dell’Itet, lasciando liberi i locali di via Fici”.

 


Ebbene il Libero Consorzio ricorda che da alcuni anni, per raggiungere il contenimento delle spese relative ai fitti passivi degli edifici scolastici, ha chiesto aiuto alle istituzioni comunali per il reperimento di locali idonei ad ospitare le scuole, anche per evitare il trasferimento in altri comuni. A Marsala il Libero consorzio aveva chiesto i locali dell’ex Tribunale per ospitare l’Itet Garibaldi.
Ma, scrivono Scalisi e Cerami, l’amministrazione comunale “ha sempre negato tale disponibilità sulla base di una presunta non adeguatezza dei locali ad uso scolastico”. Da qui l’ex Provincia ha chiesto al Comune le planimetrie e tutte le carte dell’edificio dell’ex Tribunale di piazza Borsellino “al fine di effettuare le opportune valutazioni tecnico-economiche”. Ma dal Comune non c’è stata mai nessuna risposta.


A questo si aggiunge anche la nota dell’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, inviata al Comune a maggio, con la quale invitava l’amministrazione a riconsiderare la possibilità di destinare i locali dell’ex Tribunale a sede dell’Itet, anche in vista del nuovo anno scolastico caratterizzato dalle nuove misure anti-covid che impongono maggiori spazi per il distanziamento tra gli alunni.

Sul fronte affitti ed edilizia scolastica è aperta anche la vicenda del Liceo Classico di Marsala. Il caso è quello del trasferimento di alcune classi dalla succursale di via XI Maggio, che abbiamo trattato qui.
 

In una nota il commissario Cerami ha precisato che “con riguardo all’immobile di via XI maggio in uso all’Istituto Classico “Giovanni XXIII”, questo Ente aveva formalmente manifestato al Giudice dell’esecuzione la volontà di acquistare l’edificio ma per ragioni degli obblighi di pubblicità e di norme di contabilità pubblica, l’istanza del LCC non ha avuto accoglimento e gli esperimenti di gara sono proseguiti normalmente".

"Ovviamente questo LCC non potendo permettersi di aspettare la definizione degli esperimenti di gara e quindi l’aggiudicazione dell’immobile al nuovo proprietario, portata a conoscenza di questo Ente soltanto in data 3 luglio, si è prontamente attivato, dopo aver garantito il completamento dell’anno scolastico in corso presso l’attuale sede, per acquisire per l’avvio del nuovo anno scolastico 2020/2021 la disponibilità di un altro immobile ad un importo più contenuto.

Per amor del vero mi piace precisare - continua il Dr. Cerami - che il nuovo proprietario in data 24 luglio 2020 ha fatto pervenire a questo LCC la disponibilità alla locazione dell’immobile ad un canone molto inferiore al precedente e nella medesima data questo Ente ha riscontrato positivamente la disponibilità al nuovo proprietario richiedendo però di trasmettere la verifica di vulnerabilità sismica necessaria per la stipula di qualsiasi nuovo contratto di locazione, in ragione della disciplina in materia succedutasi nel tempo. In atto, però non è pervenuto alcun riscontro da parte del proprietario”.

Potete leggere la nota integrale cliccando qui.