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18/08/2020 06:00:00

Scuole. L’ex Provincia “tradita” dal Comune di Marsala. Così Enologia rischia lo sfratto

Il Comune cede locali all’Università di Palermo, e tiene all’oscuro di tutto l’ex Provincia, in difficoltà nella ricerca di edifici scolastici. La ripercussione? La Facoltà di Enologia e Viticoltura di Marsala rischia di non avere casa.

Sono sempre più burrascosi i rapporti tra il Comune di Marsala e l’ex Provincia di Trapani nell’ irrisolta questione degli edifici da destinare a istituti scolastici.

La notizia degli ultimi giorni è che il Libero Consorzio di Trapani (l’ex Provincia) potrebbe revocare la concessione dei locali di via Dante Alighieri, di cui è proprietario, per la Facoltà di Enologia. E questo perchè il Comune non ha ancora dato seguito all’accordo stipulato oltre un anno fa con il quale si impegnava a trovare delle aule per gli istituti scolastici superiori. Così l’ex Provincia ha dato 30 giorni di tempo al Comune. Scaduto il termine potrebbe “sfrattare” Enologia.


La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la decisione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo di concedere per tre anni all’Università di Palermo un’ala dell’ex scuola Crimi, ne abbiamo parlato qui. In base all’accordo nell'ex scuola l'Università di Palermo realizzerà per i prossimi tre anni attività di orientamento e alternanza scuola lavoro in favore degli studenti del II ciclo del territorio, corsi di Master universitari di I e II livello, convegni e meeting di respiro nazionale e internazionale, corsi di Summer School.
Bene, ma quello che in molti si sono chiesti nel mondo della scuola a Marsala è stato: che bisogno c’era di “prestare” dei locali così importanti in un momento in cui gli spazi per le scuole sono carenti?

Un accordo che ha lasciato di stucco ad esempio l’Itet Garibaldi di Marsala, che da oltre 40 anni aspetta una sede idonea per i propri studenti. Un accordo che ha lasciato basiti anche all’ex Provincia di Trapani.
Infatti il segretario generale Giuseppe Scalisi e il commissario straordinario Raimondo Cerami hanno scritto una lettera di fuoco al sindaco di Marsala, nella quale si definiscono “perplessi” per la concessione dei locali dell’ex scuola Crimi all’Università di Palermo. E questo soprattutto in considerazione del fatto che oltre un anno fa, esattamente il 20 maggio 2019, Comune ed ex Provincia avevano stretto un accordo di collaborazione che garantiva la permanenza della Facoltà di Enologia nei locali di via Dante Alighieri per 19 anni. Il Libero Consorzio avrebbe impegnato in media 15 mila euro l’anno per interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e di adeguamento anti incendio e anti sismico. Il Comune di Marsala, invece, avrebbe dovuto reperire almeno ulteriori otto aule in edifici comunali (in aggiunta alla scuola di Pastorella) da utilizzare per le scuole superiori, “comunicandone tempestivamente la disponibilità”.
Ma questo accordo non è stato mai rispettato dal Comune di Marsala. Dall’amministrazione comunale, scrivono i vertici del Libero Consorzio, non sono mai arrivate risposte e indicazioni sugli “ulteriori otto spazi” da destinare agli istituti superiori. Tutto ciò nonostante diversi solleciti, l’ultimo ad ottobre. Per questo Scalisi e Cerami si dicono “veramente perplessi” per la notizia che il Comune ha ceduto alcuni locali dell’ex Scuola Crimi all’Università di Palermo per alcune attività collaterali “che vengono di fatto anteposte al diritto allo studio, per garantire il quale, invece, è stato raggiunto l’accordo di collaborazione vigente tra i due enti che amministriamo”.


Poi parte l’ultimatum.
L’ex Provincia così chiede all’Amministrazione Di Girolamo una precisa indicazione dal Comune dell’edificio dove si trovano le otto aule la cui assegnazione è prevista nell’accordo stipulata il 20 maggio 2019. Il tutto entro 30 giorni. Cosa succede dopo? L’ex Provincia potrebbe "sfrattare" la facoltà di Enologia. Si legge nella lettera, infatti, che “trascorso tale termine questo Ente dovrà attivare la risoluzione dell’accordo in essere, al fine di non protrarre oltre il corrente anno accademico la concessione dell’immobile quale sede staccata della Facoltà Universitaria di Enologia, così da potere programmare e realizzare gli interventi di adeguamento necessari per destinare l’edificio a scuola superiore nel minor tempo possibile, a partire da un uso parziale e immediato delle aule già idonee allo scopo”. Dice in sostanza il Libero Consorzio che se il Comune non riesce a trovare degli spazi per come aveva promesso allora dovrà essere liberato l'edificio che ospita la facoltà di Enologia. 


Una situazione critica in un periodo in cui gli spazi scolastici, per il Covid, sono sempre più preziosi. E a questo si aggiunge la necessità di ridurre i costi degli affitti per il Libero consorzio, l’ente che ha competenza sull’edilizia scolastica per le scuole superiori.



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