Quantcast
×
 
 
15/08/2020 06:00:00

Marsala, elezioni. per Grillo la carica dei 6000. Di Girolamo serra le file nel Pd 

 6000 voti. Che in realtà sono 12000. E' questa la differenza nella sfida tra Massimo Grillo e Alberto Di Girolamo che vedremo a Marsala nel primo fine settimana di Ottobre. E' una riedizione della sfida del 2015, che allora vide trionfare Di Girolamo.

Grillo ci riprova, con una coalizione di centrodestra che mette insieme di tutto e di più e un numero spropositato di liste. L'obiettivo è vincere al primo turno, che con la nuova legge elettorale diventa un risultato raggiungibile anche con il solo 40% delle preferenze. E quindi, con otto liste, il 40% e il trascinamento (se non viene indicato un altro candidato Sindaco, ogni voto al consigliere comunale va anche al Sindaco con cui è apparentato ...), per Massimo Grillo la vittoria sembra un gioco da ragazzi. Anche perchè ci sono in ballo quei 6000 voti che dicevamo all'inizio. Cosa sono? Sono le preferenze ottenute nel 2015 da Sturiano, Gandolfo e co. cioè tutti quei consiglieri che erano con Di Girolamo e con il centrosinistra, e che oggi, fiutato il vento, sono passati con Grillo e con il centrodestra. Sono queste preferenze che faranno la differenza. 

Dal canto suo il Sindaco uscente cerca di serrare i ranghi nel Pd. E' per questo che con ogni probabilità sarà candidato al consiglio comunale anche Nicola Fici, figliol prodigo tornato alla base dopo aver cercato una candidatura a Sindaco con la sponda di Massimo Grillo (ed essere stato dallo stesso Grillo lavorato ai fianchi ... ). Fici sarà nella lista del Pd e verrà anche indicato come assessore.

Oltre alla lista del Pd ci saranno almeno altre due liste di appoggio a Di Girolamo. Una la sta preparando Linda Licari, ed è quella, già presentata dei "Coraggiosi". l'altra, un po' in alto mare, la sta facendo il Sindaco stesso. In quest'ultima, in rappresentanza del gruppo della Giunta, ci sarà candidato l'assessore Rino Passalacqua.

Nel Pd non tutti sono pronti a sostenere ancora una volta Di Girolamo. Ci sono diversi "disidenti". A loro fa appello Diego Maggio che cerca disperatamente una ribalta con l'ennesima lettera aperta alla città (forse la ventesima in sei mesi ... ). I dissidenti del Pd guardano invece a Daniele Nuccio. Il consigliere comunale della sinistra extra Pd, dopo il naufragio dell'opzione Andreana Patti, sarà probabilmente candidato Sindaco. Ma i dubbi sono tanti. Perché Sicilia Attiva si è ritirata e Nuccio ha già difficoltà a chiudere la lista che dovrebbe garantirgli quanto meno l'elezione a consigliere comunale. Ambasciato dell'una e dell'altra parte hanno lavorato, in questi giorni, per cercare un riavvicinamento tra il consigliere e il Sindaco Di Girolamo. La spaccatura del centrosinistra, infatti, è il migliore assist per Grillo e il centrodestra.

Centrodestra alle prese con il problema della Lega. Dovrebbe essere nella coalizione, ma Grillo non la vuole. Cosa cambia per una coalizione che mette insieme, addirittura, i socialisti e Fratelli d'Italia? 

E i grillini? Candidano il consigliere Aldo Rodriquez, al centro dell'ennesima tempesta per il caso del bonus dei 600 euro che avrebbe chiesto durante l'emergenza coronavirus. Il vero nemico di Rodriquez è il fronte interno dei Cinque Stelle, quello capeggiato dalla deputata Piera Aiello, che farà di tutto per non farlo eleggere, a cominciare dal sostegno (smentito a parole, ma evidente nei fatti) a Sebastiano Grasso, candidato della lista Arcobaleno, che rappresenta per molti il "vero" candidato dei Cinque Stelle ..