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09/08/2020 06:00:00

Scuole e coronavirus: i ritardi dell'ex provincia di Trapani 

Procede piuttosto lentamente, negli uffici tecnici dell’ex Provincia di Trapani, l’iter per l’esecuzione degli interventi di “edilizia leggera” che dovrebbero essere effettuati nelle scuole superiori con fondi assegnati dal ministero dell’Istruzione al fine di poter garantire il rientro in sicurezza degli alunni nel prossimo anno scolastico, ormai alle porte.

Le lezioni, infatti, dovrebbero riprendere il 14 settembre, ma il Libero Consorzio Comunale di Trapani (ex Provincia), che ha competenza per l’edilizia delle scuole secondarie superiori, ha fissato al 30 novembre il limite temporale entro il quale procedere all’individuazione dei contraenti e all’affidamento dei lavori e delle forniture, nonché alle attività connesse all’esecuzione degli appalti, per gli interventi di “edilizia leggera” da realizzare con i fondi erogati dal Ministero dell’Istruzione (44 euro per ogni alunni) per garantire “in sicurezza” le lezioni in presenza nella fase di ripresa post Covid-19.

Le scuole superiori della provincia di Trapani, dunque, se vogliono riaprire i battenti agli alunni a partire dal 14 settembre, devono eseguire i necessari interventi con fondi propri. Fondi, comunque, in molti casi, inferiori a quelli assegnati all’ex Provincia in proporzione al numero complessivo degli alunni. Il ministero di viale Trastevere pubblicò lo scorso 7 luglio i risultati relativi al bando che per tutte le scuole italiane ha messo a disposizione 330 milioni di euro per il finanziamento di “interventi di adeguamento e di adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell’emergenza sanitaria da Covid-19”. E cioè, gli stanziamenti per l’edilizia cosiddetta “leggera”. In tal modo, secondo il ministero, i lavori sarebbero potuti iniziare “da subito, con adeguamento e adattamento funzionale e per forniture di arredi e attrezzature scolastiche idonei a favorire il necessario distanziamento tra gli studenti”. E invece così non sarà in provincia di Trapani, dove le scuole superiori, in questi giorni, stanno studiando come meglio potere sfruttare i propri spazi. Tra queste, anche il Liceo scientifico “Pietro Ruggieri” di Marsala, che nel frattempo, con “Fondi strutturali europei – Pon Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento 2014/2020. Asse II - Infrastrutture per l’istruzione”, ha approvato un progetto dal titolo “Il Liceo non si ferma” che prevede l’acquisto di nuovi strumenti didattici per poco meno di 10 mila euro (realizzazione di smart class). Altri 36 mila euro, il Liceo “Ruggieri” li avrà direttamente dallo Stato per garantire la sicurezza. Fondi ex art. 231 del DL 34 del 19 maggio 2020 che saranno spesi per: “a) acquisto di servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per la didattica a distanza e per l'assistenza medico-sanitaria e psicologica, di servizi di lavanderia, di rimozione e smaltimento di rifiuti; b) acquisto di dispositivi di protezione e di materiali per l'igiene individuale e degli ambienti, nonché di ogni altro materiale, anche di consumo, in relazione all'emergenza epidemiologica da COVID-19; c) interventi in favore della didattica degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali; d) interventi utili a potenziare la didattica anche a distanza e a dotare le scuole e gli studenti degli strumenti necessari per la fruizione di modalità didattiche compatibili con la situazione emergenziale nonché a favorire l'inclusione scolastica e ad adottare misure che contrastino la dispersione; e) acquisto e utilizzo di strumenti editoriali e didattici innovativi; f) interventi di piccola manutenzione, di pulizia straordinaria e sanificazione, nonché interventi di realizzazione, adeguamento e manutenzione dei laboratori didattici, delle palestre, di ambienti didattici innovativi, di sistemi di sorveglianza e dell'infrastruttura informatica”.

Per accelerare i tempi, qualche dirigente scolastico aveva anche chiesto al Libero Consorzio una conferenza di servizio con tutti gli enti interessati, ma l’invito è caduto nel vuoto. Conferenze di servizio che invece ha già tenuto l’amministrazione comunale di Marsala, competente per le scuole materne, elementari e medie inferiori. E che per gli interventi da eseguire (“adeguamento e adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell’emergenza sanitaria da covid-19”) ha ottenuto dal ministero dell’istruzione un finanziamento di 520 mila euro. L’ex Provincia, invece, per questi interventi ha chiesto un milione di euro (sulla base del numero degli studenti, per il Liceo “Ruggieri” sarebbero circa 40 mila euro), ma i tempi di spesa e attuazione interventi non saranno affatto immediati. E ciò è davvero sconcertante.