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18/07/2020 18:45:00

"Dopo 5 anni ancora nessuna sentenza nel processo per il mio incidente stradale"

 Piccola storia breve di ordinaria ingiustizia italiana. Perché è un "mondo meraviglioso". Sono un cittadino, mi sento come Josef K., personaggio principale del capolavoro letterario di Franz Kafka, Il processo (potrebbe essere una lettura estiva ).

5 anni fa ebbi un incidente che mi fece stare due mesi in rianimazione tra la vita e la morte. Poi uscii dal coma, prima naturale dopo indotto. Signora morte fu rispedita a casa, almeno fino ad oggi. Seguirono altri 26 mesi in vari nosocomi dello stivale, di cui ho un ottimo ricordo. Furono impegnativi (perifrasi), compagni di sventura , familiari e personale, quasi tutti meravigliosi. Dopo questi mesi tornai a casa, diagnosi :invalido al 100%,vita natural durante. Nel frattempo la cosiddetta macchina della giustizia si era avviata, onestà intellettuale vuole che io, anzi chi per me, lo fece per tutelarmi, ero "parte lesa in tutti i sensi". Perizia dell'incidente, perizia su di me in un letto di ospedale, perizie disperse, nuove perizie, tentativi di redimere la controversia con un accordo, fallito per responsabilità della controparte.

Vengono "investite" autorità giudiziaria, civile e penale. Civilmente la vicenda è terminata e mi fu riconosciuta la bontà del mio comportamento se non tutta, sicuramente al 97%. La dolente nota, il penale, da oggi poi andrà diversamente, lo spero. Narro dopo quasi 5 anni nessuna sentenza di primo grado, ad occhio e croce non ci sarà nel 2020. Intanto la prescrizione "cammina", affermo :<<la prescrizione è un istituto di civiltà giuridica, un essere umano non può stare sotto processo per sempre >>. La controparte esercita correttamente i suoi diritti, ci mancherebbe, "dura lex sed lex", però trovo ingiusto la durata di un processo, in dispetto anche della legge Pinto che stabilisce la durata ragionevole del processo in 3 anni primo grado, 2 secondo (appello), 1 terzo(Cassazione). Ci tengo a dirlo, la magistratura non ha nessuna responsabilità perché oberata di lavoro, paradossalmente è vittima. Se si vuole attuare pienamente la costituzione in materia, necessita una riforma della giustizia, partendo dall'aumento degli organici tutti, magistrati, cancellieri, assistenti, lo chiede anche l'UE, lo chiede la "giustizia", altrimenti il belpaese continuerà ad essere " un mondo meraviglioso ". Ad maiora semper.

Vittorio Alfieri