Oggi su Tp24 vi raccontiamo la storia di Daniele Maggio, la cui vita è cambiata dopo una visita specialistica fatta a Milano che gli diagnosticava un male incurabile e soprattutto dopo un sogno avvenuto il 13 dicembre del 2018.
Un sogno, in cui, Daniele ha visto la Madonna che lo rassicurava e che lo avrebbe aiutato.
Nel giro di qualche giorno la vita di quest'uomo, di 42 anni, originario di Marsala, cambia totalmente prospettiva. Daniele vive da anni negli Stati Uniti, nel Wisconsin. E’ un tipo che ha praticato sempre sport, non ha mai sofferto di nulla, non ha mai avuto neanche le influenze.
Nell’estate del 2018 torna a Marsala per stare un po’ con i suoi familiari, prima di trasferirsi a Malta, per cominciare a lavorare presso una Banca. Ma c’è qualcosa che non va, Daniele avverte una pesantezza generale. Non ha grandi fastidi fisici, ma si sente gonfio.
Allora decide di andare dal medico di famiglia, che nota qualcosa di strano e vuole fargli fare degli ulteriori accertamenti. Gli prescrive un’ecografia, lo manda a Palermo e da lì, Daniele va anche a Milano, dove gli riscontrano un tumore rarissimo, questo il suo nome: "Gist Wild Type" di 25 cm x 22 cm, con lesione di metastasi nello stomaco e altri tumori di altro genere nel fegato e milza.
Così ci racconta lo stesso Daniele: “I medici della struttura di Milano mi hanno diagnosticato alcuni mesi di vita. Ad oggi non esiste né una cura né tanto meno una terapia per questo tipo di tumore. Mi cade il mondo addosso. A dicembre 2018 inizio a stare molto male, sentivo che stavo morendo e avevo un solo desiderio: volevo vivere solo ancora un po' per non lasciare mia madre e arrivare a festeggiare il suo compleanno che è il 1° gennaio. Il 13 dicembre accade qualcosa. Ho fatto un sogno, ma io chiamo anche visione".
Il racconto del sogno: "Mi trovano in una stanza di ospedale bianca, con il capo rivolto verso sinistra che guardavo la stanza adiacente, con una infermiera alla reception e sentivo delle voci dei miei familiari e amici che cercavano di aiutarmi con la raccolte di donazioni e offerte, affinché facessi delle terapie sperimentali. All'improvviso, in quel sogno, compare una donna miliardaria che, inizialmente voleva aiutarmi, poi si rivolse verso di me e disse: “puoi morire”. Ad un certo punto sento una voce alla mia destra che mi dice: “Ti aiuto io”. Era la Madonna come nel quadro (foto qui sotto), lei prese la sua mano e l'appoggiò nel mio ventre e mi fece un sorriso e ad un certo punto vedo un tubo collegato dal suo petto al mio stomaco. Era come se mi stava donando il suo sangue, ma fatto di una luce bianca abbagliante... mi sveglio erano le 5:30 del mattino, provo ad alzarmi e camminare, ma non era cambiato niente. Io in quel periodo non riuscivo più a camminare".
La mattina seguente al sogno e le Tac che migliorano - "Alle 8:30 mi sveglio e mi accorgo che il mio stomaco era più morbido e riuscivo a camminare con dei piccoli passi di 5 cm. Da quel giorno i miei miglioramenti iniziano ad essere evidenti e rapidi. Nella tac che faccio a gennaio 2019 la massa si è bloccata e la lesione è scomparsa. A marzo 2019 nella nuova tac, la massa tumorale risulta in diminuzione di 6 cm x 8 cm e i tumori nel fegato e milza stanno scomparendo. A Luglio 2019 ancora una tac e ancora una progressiva diminuzione di altri 3 cm x 8 cm, mentre nel fegato e nella milza non vi sono più tracce del tumore. Il medico è sempre più incredulo per quello che mi sta succedendo, ed ogni volta che vado, mi dicono che hanno sempre notizie positive da darmi".
Il matrimonio e l'attesa di una bambina - "In questi mesi sono molto cambiato, la mia vita è cambiata totalmente e da menefreghista sono diventato molto più attento alle cose vere e importanti della vita. Negli Stati Uniti, dove ritornerò a breve, mi aspetta mia moglie, Melinda, una ragazza che, nel periodo in cui ho iniziato a star male mi è stata molto vicino e con la quale ci siamo, prima fidanzati e poi sposati, e ora attendiamo una bambina che nascerà ad ottobre e che si chiamerà Vittoria Fatima, come la Madonna che ho sognato e che mi ha aiutato".
"Ad oggi sto benissimo senza aver fato cure specifiche. Il tutto nella grande incredulità dei medici che qualche mese prima mi avevano parlato chiaramente: “non c’erano speranza di vita”. Renderò sempre grazie a te mia signora. Volevo condividere la mia gioia per quello che mi è accaduto con tutti i marsalesi. Purtroppo, devo dire, a malincuore che, quando parlo di cosa mi è successo, con qualche prete, non mi prende molto in considerazione, a differenza degli Stati Uniti, dove una rivista, diretta da un prete ha pubblicato un articolo, riguardante la storia della mia guarigione non spiegabile scientificamente".