E polemica sull'ultima ordinanza di Musumeci, che ha attaccato il governo centrale reo di aver abbandonato la Sicilia sul fronte dell'immigrazione. Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, si schiera contro il presidente della Regione Siciliana.
"La famosa e tanto attesa ordinanza del presidente della Regione ha partorito il topolino - scrive nella tarda serata di ieri in un comunicato stampa -. Quello che lascia perplessi è l’istituzione delle cosiddette aree speciali di controllo all’interno delle zone portuali. E’ questo un aspetto da approfondire perchè queste aree non possono assolutamente essere un luogo di stazionamento di tutti gli immigrati contagiati".
"Ha minacciato fuoco e fiamme, Musumeci, - continuna Ammatuna - ma ha emesso una ordinanza in cui vi sono delle procedure che non risolvono, o risolvono parzialmente la problematica degli sbarchi di immigrati affetti da coronavirus. Non ci sono altro che procedure che noi abbiamo seguito a Pozzallo, cioè fare tamponi, fare i test per evidenziare la presenza del Covid-19 possibilmente all’interno delle navi, quindi non obbligatoriamente sulle navi così come le abbiamo fatte noi qualche giorno fa a bordo della Ocean Viking".
Il provvedimento di Musumeci istituisce anche le "Aree speciali di controllo nelle zone portuali di sbarco e vicino agli hot spot, dalle quali è fatto divieto di uscire", le zone rosse finite nell'occhio del ciclone, però non sono ritenute risolutive da Ammatuna.
E a polemizzare con Musumeci non è solo il sindaco di Pozzallo ma anche Claudio Fava secondo cui Musumeci sta cercando di nascondere tutte le inefficienze del suo Governo. "Come insegna la migliore tradizione della peggior destra, il presidente della Regione Musumeci instilla la paura verso i migranti per nascondere ritardi e inefficienze del suo Governo - dichiara il Presidente della Commissione regionale antimafia, commentando i dati sui controlli anti Covid19 in Sicilia e la recente ordinanza del Presidente della Regione".
Per Fava, "non c'è alcun controllo sui turisti in arrivo, nessuna strategia di prevenzione, pochissimi tamponi... Paradossalmente sono proprio i migranti gli unici ad essere correttamente e tempestivamente monitorati e sottoposti a test. Eppure sono presentati come gli untori mentre niente sappiamo di chi sta arrivando in Sicilia da zone d’Italia e d’Europa con alti indici di contagio."
Per Fava, si tratta di "una strategia imbarazzante almeno quanto i risultati (quali? dove? quando?) dello sbandierato superconsulente Bertolaso."