Le amministrative di Marsala si avvicinano a passo veloce. Le candidature sono quasi tutte definite e rese pubbliche. I volti sono già sulle pagine dei giornali e le dichiarazioni di sostegno girano sui social. Nel versante del centrosinistra rimangono quesiti senza risposta.
Cosa farà il sindaco uscente? si presenterà per la riconferma come suo diritto o toglierà il disturbo?
E gli altri che da tempo hanno preso le distanze dalla sua amministrazione chi sosterranno? Hanno già confezionato una autonoma proposta di candidatura o sono disposti a discuterne insieme?
La discesa in campo di Andreana Patti, attuale assessore nella giunta del sindaco di Trapani, contribuisce a complicare lo scenario.
Tra continuismo amministrativo rivendicato e auspicata discontinuità nella guida, si consuma un braccio di ferro che rischia di fare molto male alle aspettative di vittoria.
Nella contesa che si trascina ormai da mesi, il merito del programma di governo della città rimane confinato ai margini del discorso pubblico.
Non vi è traccia di un perimetro di valori comuni sulla base dei quali costruire un progetto unitario da presentare alla città. La rappresentazione di una scelta civica che esclude i partiti rende liquida ogni idea di cambiamento.
Nessun passo in avanti è possibile in assenza di un pensiero strutturato, di una cultura e visione politica che guardi la realtà per interpretarla e cercare soluzioni chiare e trasparenti.
La frammentazione, già grave quando riguarda i soggetti politici, appare anacronistica nella riproposizione di personalismi senza respiro.
Occorrerebbe fare un passo indietro per farne molti in avanti, insieme. Solo questo comportamento unito alla consapevolezza della propria responsabilità politica, potrebbe favorire la nascita di un progetto realmente nuovo e utile per la città.
Il tempo a disposizione ormai volge al termine. Sarebbe deprecabile farlo passare invano.
Antonio Gandolfo - segretario provinciale Articolo Uno Trapani