Dopo un giorno in cui si sono rincorse voci e smentite su sue possibili dimissioni, finalmente parla la Sindaca (sospesa) di Erice, Daniela Toscano.
Il riassunto è: non si dimette, ma, come contentino, si autosospende dal Partito Democratico. La Sindaca è decisa ad andare avanti, convinta della sua innocenza, anche se, al di là del merito delle accuse e dell'eventuale rilievo penale delle contestazioni mosse, i fatti sono imbarazzanti.
Cosa scrive la Sindaca? Ecco le sue parole:
“Comprendo e vivo in prima persona le tensioni del momento e sento forte la responsabilità nei confronti della mia Comunità. Intendo, prima di ogni ulteriore commento, ribadire vibratamente la mia totale estraneità ai fatti di reato contestatemi, non ho mai abusato dei mie poteri ne ho calunniato alcuno. Tali fatti, incredibilmente, hanno, addirittura, portato all’applicazione di una misura interdittiva nei miei confronti, misura che ritengo illegittima e provvederò ad impugnare nelle competenti sedi giudiziarie”.
“Rispetto i provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria ed attendo serenamente di essere interrogata dal Giudice o de poter affermare la correttezza del mio operato”.
“Registro la legittima tensione che sta attraversando la mia Città e la sua classe politica. Ribadisco, inoltre, la necessità di fare chiarezza il prima possibile e per quanto mi riguarda non mi sottrarrò a nessun adempimento per contribuire alla ricerca della verità”.
“Intendo così dare un mio primo contributo con la decisione di autosospendermi dal Partito Democratico per liberarlo da qualsiasi tipo di strumentalizzazione e di condizionamento.Sappiano i cittadini che “combatterò” strenuamente per dimostrare la mia innocenza. Ho sempre lavorato per il bene della collettività ericina che mi onoro di aver rappresentato e che mi auguro di poter tornare ad amministrare. Confermo la mia volontà di approfondire nel merito i fatti di cui sono indagata onde poter valutare le scelte che sarò chiamata ad intraprendere nell’esclusivo interesse del mio territorio, del mio Comune e nel rispetto della mia dignità politica e personale”.