La Procura di Trapani indaga su un possibile caso di corruzione per superare il concorso dei vigili del fuoco. Lo racconta oggi Il Fatto Quotidiano in un articolo on line.
L'indagine, seppur riservata, è venuta fuori perché la Cassazione si è pronunciata su un ricorso di un indagato. E sono proprio gli ermellini a parlare di un “sistema per il procacciamento di candidati ai quali proporre i pagamenti per il positivo superamento delle prove concorsuali”.
La vicenda nasce dal ricorso di un candidato al concorso che era stato penalizzato nella graduatoria finale "perchè si era rifiutato di pagare". Adesso lui e altri 39 sono stati riammessi dal Consiglio di Stato.
Le somme sborsate per superare il concorso arrivavano fino a 3000 euro, secondo un appunto sequestrato ad uno dei commissari del consorso, Giuseppe Pipitone, 55 anni, vigile del fuoco di Alcamo. Proprio dai suoi legali è partito il ricorso in Cassazione che ha, di fatto, svelato l'indagine sul concorso del 2017 per 250 posti.
Con Pipitone è indagato per concorso in corruzione continuata Alessandro Filippo Lupo, vigile del fuoco in servizio a Venezia sindacalista della Uil. Tra l'altro Lupo è stato già sospeso perché coinvolto in un'analgo indagine a Benevento.