Le colline tra Marsala e Salemi, negli anni hanno visto germogliare, una dopo l’altra, centinaia di pale eoliche.
Anno dopo anno i proprietari dei terreni hanno abbandonato quei tappeti di vigneti che caratterizzavano il paesaggio per venderli ai costruttori di impianti eolici.
Oggi un nuovo progetto di impianto eolico insiste tra Marsala e Salemi.
Il progetto è quello della società 'Wood Eolico Italia srl', che ha presentato istanza per l'autorizzazione di un impianto della potenza complessiva di 29.4 megawatt.
L’impianto interessa le località Rampingallo del comune di Salemi e Case San Nicola del comune di Marsala (TP).
L’attuale progetto è composto da 6 aerogeneratori della potenza 4,9 MW massimo ciascuno, per una potenza complessiva 29,4 MW e dalle relative opere connesse ed infrastrutturali, riguardanti le strade di accesso agli aerogeneratori, le linee elettriche interrate di vettoriamento dell’energia prodotta dagli aerogeneratori e le opere di collegamento alla Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) consistenti in una nuova stazione elettrica Utente di trasformazione 220/30 kV ed nuova stazione elettrica della RTN a 220 kV ubicata nel comune di Marsala, da inserire in entra-esce sulla linea RTN a 220 kV “Fulgatore-Partanna” attraverso due brevi raccordi aerei a 220 kV di lunghezza inferiore a 100 m ciascuno.
E sugli albi pretori dei Comuni di Marsala e Salemi è pubblicato l’avviso per l’avvio di procedura di esproprio dei terreni che ricadrebbero nell’area del progetto. Sono oltre 50 i lotti in cui si dovrebbe realizzare il nuovo parco.
Ma se a Marsala ancora non si è discusso di nulla, a Salemi è già arrivato un secco e ufficiale no all’ennesimo parco eolico. I motivi sono chiari. Il parco ricadrebbe in un’area di importanza storica e archeologica.
Il Consiglio comunale di Salemi nei giorni scorsi, infatti, ha approvato all'unanimità una mozione contraria alla realizzazione dell'impianto. Il progetto prevede l'installazione di pale eoliche nel bacino visivo dell'area archeologica di Mokarta, che fa parte del Parco archeologico di Segesta, e dell'antico baglio di Rampingallo nelle campagne tra Salemi e Marsala, dove dormirono Garibaldi e i Mille nel 1860.
Evidenze storiche e culturali che hanno spinto il consiglio comunale di Salemi a esprimersi per la tutela del paesaggio e del territorio dicendo no all'impianto eolico e che sono state ricordate anche dal sindaco, Domenico Venuti, in una lettera inviata, tra gli altri, al presidente della Regione, Nello Musumeci, e agli assessori regionali al Turismo, ai Beni culturali e al Territorio, Manlio Messina, Alberto Samonà e Toto Cordaro.
Nella lettera, inviata anche alla Soprintendenza ai beni culturali di Trapani e alle commissioni competenti dell'Ars, Venuti ha evidenziato la necessità di "tutelare" la "rilevanza storica, artistica e paesaggistica che riveste l'intero territorio comunale" sottolineando anche che "buona parte del territorio del Comune di Salemi è stato sottoposto a vincolo paesaggistico al fine di salvaguardarne le bellezze panoramiche e paesaggistiche".
Il sindaco di Salemi, che ha anche ricordato l'inserimento della città nel 2016 nell'elenco dei Borghi più belli d'Italia, ha quindi sottolineato "la necessità di salvaguardare il territorio comunale da possibili interventi di considerevole impatto ambientale": da qui l'invito da parte di Venuti, che fa propria la mozione approvata dal Consiglio, "a porre in essere tutte le iniziative dirette a evitare la realizzazione dell'impianto eolico".
A Marsala, però, tutto tace. In consiglio comunale, impegnati a capire come funzionano le videochat, e se occorre tornare alle riunioni di presenza, non hanno trattato l’argomento.