Rinvenuto, a circa 30 miglia a Nord di Palermo, su un fondale di 1.400 metri, il peschereccio Nuova Iside scomparso mentre navigava nel tratto di mare compreso tra San Vito Lo Capo e Ustica.
Il relitto è stato individuato dal cacciamine Numana della Marina militare. Frattanto, proseguono le indagini per far luce sull’affondamento del natante. L'ipotesi più accreditata per il momento è una petroliera, passando molto vicino al peschereccio e ad una velocità sostenuta possa aver generato un'onda che abbia fatto capovolgere la Nuova Iside, poi affondata in un punto in cui la profondità del mare è di oltre 1.200 metri.
La Procura indaga per omicidio colposo e omissione di soccorso, considerato hanno perso la vita tre persone: i componenti dell’equipaggio. Matteo, Giuseppe e Vito Lo Iacono.
Di quest’ultimo, però, ancora oggi non è stato rinvenuto il corpo. Sotto inchiesta sono finiti il comandante della petroliera e l'armatore della società Augustadue del gruppo Mednav, nonché due ufficiali di plancia in servizio sull'imbarcazione. Ad annunciare il ritrovamento del peschereccio era stato, ieri, il senatore Maurizio Santangelo che aveva appreso la notizia direttamente dal sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo.