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19/06/2020 06:00:00

Coronavirus, i numeri della Regione sono sbagliati. In Sicilia 153 positivi e non 637

Ha dell'incredibile ma è vero, i dati dei contagi in Sicilia erano falsi. Ieri la Regione si è accorta che il numero delle persone positive è molto più basso rispetto a quelli dichiarati. 

I dati siciliani sono sbagliati - La Regione ha scoperto che il numero delle persone attualmente contagiate in Sicilia è molto più basso di quello divulgato dalla Protezione civile nazionale: appena 153 fra pazienti ospedalizzati e isolamento domiciliare, contro i 637 del bollettino diramato da Roma ieri pomeriggio e gli 805 segnalati dalla Regione nel calcolo di ieri. Effetto secondo i tecnici della Regione di un errore di partenza – dovuto probabilmente al doppio conteggio di alcuni pazienti in fase iniziale – e al mancato censimento di una parte dei guariti in corso d'opera. “Dall’inizio dell’emergenza – specifica Palazzo d'Orléans in una nota - la Sicilia, attenendosi scrupolosamente alle linee guida ministeriali, oltre a trasmettere alla Protezione civile i dati provenienti dai laboratori, dagli ospedali e dai dipartimenti delle Asp, ha caricato i record su una piattaforma informatica predisposta dall’Istituto superiore di sanità”. Adesso i due database sono stati incrociati e ne sono venute fuori “le progressive guarigioni cliniche di cittadini che sono stati singolarmente ricontrollati e dei tamponi”. Il nuovo dato sarà trasmesso a Roma oggi. 

 LA SICILIA AD UN PASSO DA TERRITORIO COVID FREE - La Sicilia ad un passo dall’essere territorio Covid free. E’ il risultato del delicato processo di allineamento dei dati relativi all’emergenza Coronavirus curato dall'osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute in collaborazione con i dipartimenti di prevenzione delle Asp. Tale procedura, condotta in maniera analoga anche in altre Regioni del Paese, è stata avviata già nelle scorse settimane per avere un quadro preciso della situazione relativa ai soggetti attualmente positivi. La procedura, appena ultimata, ha pertanto permesso l’allineamento dei due flussi tenendo conto delle progressive guarigioni cliniche di cittadini che sono stati singolarmente ricontrollati e dei tamponi.  Va chiarito, infine, che i dati diffusi fin dall’inizio dell’emergenza hanno costantemente fotografato l’andamento epidemiologico del Coronavirus in Sicilia che oggi risulta essere quasi Covid Free.

Questi i dati comunicati dalla Regione... - Questo il quadro riepilogativo della situazione in Sicilia, al 18 giugno, in merito all’emergenza Coronavirus. Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 186.253 (+4.085 rispetto a lunedì 15 giugno), su 155.903 persone: di queste sono risultate positive 3.464 (+2), mentre attualmente sono ancora contagiate 637, 2.547 sono guarite e 280 decedute (0). Degli attuali 637 positivi, 24 pazienti sono ricoverati – di cui 3 in terapia intensiva – mentre 610 sono in isolamento domiciliare.

Situazione stabile in Italia - A livello nazionale rimane stabile l'aumento giornaliero dei contagi da Coronavirus in Italia, con un incremento di 333 casi rispetto a mercoledì, quando si era registrata una crescita di 329. In Lombardia i nuovi contagiati sono 216 in più, pari al 64,8% per cento dell'aumento odierno in Italia. Il numero dei casi totali è arrivato a 238.159. Scendono a 4 le regioni ad aumento zero: Umbria, Valle D'Aosta, Molise e Basilicata.

Torna a salire il numero l'incremento giornaliero delle vittime per coronavirus in Italia. Sono 66 nelle ultime 24 ore, in aumento rispetto alle 43 di ieri. In Lombardia nell'ultima giornata se ne sono registrate 36, quasi tre volte più di ieri, quando erano state 14. Il numero totale delle vittime in Italia sale dunque a 34.514. E sono saliti a 180.544 i guariti e i dimessi per il coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.089. Mercoledì l'aumento era stato di 929. Dopo settimane di calo, tornano a salire i ricoveri in terapia intensiva dei malati di coronavirus: oggi sono 168 i pazienti ricoverati nei reparti di rianimazione, 5 più di ieri. In Lombardia sono 60, uno più di ieri. I malati ricoverati con sintomi scendono invece sotto i tremila e sono ora 2.867, con un calo di 246 rispetto a ieri, mentre quelli in isolamento domiciliare scendono a 20.066, con un calo di rispetto a 583 rispetto a ieri. Sono 23.101 i malati di coronavirus in Italia, 824 meno di ieri, quando il calo degli attualmente positivi era stato di 644.

 LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - Sono 36 le persone morte ieri per Covid in Lombardia dove, dall'inizio della pandemia, si sono registrate 16.516 vittime. Lo rende noto la Regione. Sempre ieri sono stati fatti 11.475 tamponi e sono stati scoperti 216 nuovi casi positivi, di cui 54 dopo il test sierologico, con una percentuale dell'1,9%. Fra i casi positivi di oggi, spiega l'assessore Gallera, "11 riguardano gli ospiti nelle RSA e 5 gli operatori sanitari". Le persone in terapia intensiva sono 60, una più di ieri, quelle non in intensiva 1.673 (-123).

Non ci sono nuovi casi nella provincia di Lodi, dove si è sviluppato il primo focolaio di coronavirus in Italia. Da tempo la situazione nel lodigiano è sotto controllo e già il primo giugno non c'era stato alcun aumento del dato dei contagiati. Dei 216 nuovi casi positivi in regione, 52 sono nella città metropolitana di Milano (per un totale di 24.018) di cui 18 a Milano città (10.208 in totale), 55 a Bergamo (14.033), 41 a Brescia (15.394).

Coronavirus,  gruppo sanguigno A più a rischio - Avere un gruppo sanguigno piuttosto che un altro può fare la differenza quando ci si ammala di Covid-19: il gruppo A è associato a un rischio più alto di sviluppare l'infezione in forma grave, mentre il gruppo 0 è correlato a un pericolo più basso. E' quanto emerge da uno studio pubblicato sul 'New England Journal of Medicine', un lavoro internazionale che parla italiano. Nella ricerca ha avuto infatti un ruolo chiave l'università degli Studi di Milano-Bicocca, insieme all'Asst di Monza, con il super-archivio 'Storm' che raccoglie dati clinici, diagnostici, terapeutici e campioni biologici dei pazienti contagiati da coronavirus Sars-CoV-2 ricoverati all'ospedale San Gerardo di Monza e al presidio di Desio.

Il progetto Storm (Studio osservazionale sulla storia naturale dei pazienti ospedalizzati per Sars-CoV-2) - coordinato da Paolo Bonfanti, professore associato di Malattie infettive in Bicocca - è dunque alla base dell'articolo che sul 'Nejm' mette nero su bianco il legame fra gruppi sanguigni e criticità di Covid-19, frutto di una collaborazione tra centri di ricerca clinica italiani e spagnoli e genetisti tedeschi e norvegesi.

"L'Italia al centro della sfida per il vaccino contro Sars-Cov2. Ho incontrato oggi il management, le ricercatrici e i ricercatori della Irbm, l'azienda italiana che sta lavorando, in collaborazione con l'Università di Oxford, alla sperimentazione del vaccino contro Covid-19". Lo scrive su Fb il ministro della Salute Roberto Speranza. "Solo un vaccino sicuro ed efficace ci può portare fuori dall'emergenza. Per questo è importante il ruolo dell'Italia nell'iniziativa europea. Siamo orgogliosi dei nostri scienziati e delle eccellenze della ricerca italiana".

Dati trapanesi - Nessun nuovo contagio in provincia di Trapani. Rimangono solo due le persone positive al Covid-19. Si tratta delle due ragazze di Marsala. Una rientrata da Milano e risultata positiva al tampone alla fine della quarantena. L'altra positiva, un caso atipico, è invece rientrata da Bergamo. Entrambe sono in isolamento domiciliare e asintomatiche. L'ASP comunica di aver effettuato dall'inizio dell'emergenza sanitaria  14.026 tamponi e 7.631 test sierologici sul personale sanitario. In totale i contagiati in provincia di Trapani sono stati 131, di cui 124 guariti, due sono ancora i positivi e 5 deceduti.