Ancora schermaglie tra accusa e difesa nel processo avviato davanti la Corte d’assise di Trapani alle otto persone coinvolte, nel luglio dello scorso anno, nell’operazione “Sea Ghost” (associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di sigarette estere) condotta dalla Guardia di finanza della Compagnia di Marsala.
Alla seconda udienza, rigettata l’eccezione difensiva sulla presunta “nullità” del decreto di “giudizio immediato”, il pm della Dda ha chiesto la trascrizione e l’ammissione di una serie di intercettazioni effettuate nell’ambito di altre indagini.
I legali, però, si sono opposti, sottolineando che il pm non ha indicato quali sono i procedimenti nell’ambito dei quali sono state fatte le intercettazioni e quali siano le “ragioni di connessione” con questo processo. Su richiesta e opposizione, la Corte si pronuncerà il 6 luglio. Imputati sono i marsalesi Angelo Licciardi, di 60 anni, pregiudicato, ritenuto l’elemento di spicco della presunta organizzazione criminale, Giuseppe Vasile, imprenditore edile, e Giuseppa Randazzo, rappresentante legale di una cooperativa agricola, il trapanese Sergio Carpentieri, e i tunisini Montasar Bouaicha, Nizar Zayar, Fathi Taleb, e Nabil Zayar, gli ultimi due entrambi latitanti. Legali degli imputati sono gli avvocati Luigi Pipitone, Erino e Aurelio Lombardo, Ignazio Bilardello, Luisa Calamia e Francesca Frusteri.