“Dei 426 posti per docenti in organico di diritto liberatisi in Sicilia lo scorso anno, con il provvedimento denominato quota 100, il governo ha deciso di destinarne alle assunzioni solo 387. Una differenza di 39 unità che aumenta la precarizzazione del corpo docenti nella nostra regione. C’è altresì il rischio che i posti siano ancora meno dei 387, perché alcuni di questi saranno assorbiti dalle esecuzioni di sentenze a cui i vari ambiti territoriali provinciali dovranno trovare collocazione.” Lo ha detto il segretario regionale della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, commentando il decreto ministeriale apposito e le relative tabelle pubblicati dal Ministero dell’Istruzione.
“Inoltre – aggiunge – dei suddetti 387 posti solo 15 sono destinati al sostegno. Tale scelta colpisce in maniera particolare un settore che al contrario necessita di un massiccio potenziamento. Ogni anno, infatti, la scuola siciliana deve ricorrere a ben 8.000 precari per garantire il diritto allo studio di altrettanti studenti diversamente abili”.
“Come se non bastasse – continua Rizza – il decreto dà la possibilità ai docenti individuati per la nomina su tali posti di scegliere non solo la provincia ma il posto sulla singola scuola, prima delle operazioni di mobilità. Un criterio aberrante che non avevamo mai visto fino ad oggi”.
“Abbiamo già chiesto al Ministero – conclude Rizza – di rivalutare il provvedimento. Riproponiamo le nostre osservazioni all’Ufficio scolastico regionale, affinchè le sottoponga alla valutazione del Miur”.