Renzo Carini, ex Sindaco di Marsala, avvocato, è l’ora di dire: vediamoci.
Si. Ho letto l’appello del vostro direttore, e credo che, nell’interesse di Marsala e dei marsalesi, sia giunta l’ora di incontrarsi tra persone responsabili per chiederci: cosa possiamo fare?
Già, cosa possiamo fare?
Innanzitutto, vederci. Parlare. Fare ognuno la propria parte. In città manca un vero dibattito politico.
Cosa si aspetta da questo incontro? Lei lo sa cosa si aspettano le persone da lei…
Io ricevo quotidianamente richieste, alcune molto affettuose, per candidarmi Sindaco. Posso dire che non è questo il problema. Sembra strano, in un’epoca in cui tutti vogliono primeggiare io invece voglio essere dalla partita, ma con un altro ruolo.
Cioè?
Credo che mai come ora vengano prima di tutto la squadra, le persone, la politica, nel senso bello del termine. Ecco perché è importante vedersi. Possibile che a Marsala tutto sia fermo? Possibile che non ci sia una nuova classe dirigente, dei trentenni, dei quarantenni che vogliano impegnarsi per la città? E’ questo quello che mi preme.
C'è tanta confusione.
Si sente in giro di candidati sindaci che si propongono, poi si ritirano, o altri che non sanno ancora quello che fanno. Ecco, serve un incontro per parlare della città, dei suoi problemi e del rilancio, e vi partecipo perché voglio dire la mia: Marsala è la mia città e tutti noi vogliamo la migliore scelta per la nostra comunità.
Qual è la ricetta, secondo lei?
Bisogna favorire la partecipazione. Quindi, ben venga ogni percorso che cerchi di aggregare le persone. Poi, bisogna creare un gruppo forte, che dia centralità a Marsala e ai marsalesi. Non sta a me dire se questo gruppo esprimerà un candidato Sindaco – che, ripeto, non sono io - e chi sarà, io spero solo che possa portare qualche tema nuovo e volti nuovi e competenti per la città.
Qualche mese fai lei ha proposto una squadra di fuoriclasse per la città, e un tavolo della “conciliazione”.
Ritengo che sia ancora un’idea valida, e anche se il tempo è poco, è l’unica ricetta. Una squadra di Platinì, di Messi.
E lei?
Io quando ero giovane giocavo da mediano. E questo è quello che mi riesce meglio. Come in quella canzone: una vita da mediano ...
Ci vogliono persone con una marcia in più.
Ci sono eccellenze in città che vanno valorizzate. Faccio qualche esempio, anche se dimentico sicuramente qualcuno: Josè e Antonio Rallo, che in un momento di crisi del comparto hanno il coraggio di investire in un grosso progetto con Dolce & Gabbana. Peppe Valenti e lo staff della Villa Favorita: la gente viene a sposarsi a Marsala da tutta la Sicilia. Ciccio Pantaleo e Gigi Scavone, che dal nulla hanno realizzato imprese floride, così come Maurizio Mannone. Ma lo sapete quanti imprenditori hanno creato realtà solide dal nulla? Quanti professionisti si sono affermati nel loro campo?
Sullo sfondo c'è la crisi economica generata dal coronavirus.
Nei prossimi mesi saremo chiamati ad affrontare la crisi dovuta al coronavirus, e dobbiamo pensare alla cosa pubblica in maniera innovativa. Ci sono dei temi irrisolti per la città: porto, aeroporto, parco archeologico, la tutela della costa, il rilancio della viticoltura, l'utilizzo delle aree dismesse, la fuga dei giovani. Servono energie e volti nuovi e preparati. E serve anche un clima di collaborazione in città, mettendo da parte personalismi e veti incrociati.
Sicuro che non sia lei l'uomo giusto per guidare una coalizione della "rinascita" di Marsala? Ma poi, perché così tanta gente le chiede di candidarsi?
Perchè mi riconoscono il fatto di saper ascoltare, di essere disponibile con tutti. E’ il mio carattere, sono fatto così. E se posso mettere questa mia indole e la mia esperienza al servizio di un’idea di città, ben venga …