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11/06/2020 06:00:00

Erice, Mannina: "Trovati i soldi per la Funivia, ora basta liti e pensiamo ai cittadini"

La funivia di Erice è una delle poche cose che funzionano in provincia di Trapani.

Ma è in grosse difficoltà dopo essere rimasta ferma, senza passeggeri e senza incassi, per tre mesi. Nei giorni scorsi il direttore generale di FuniErice, Giacomo Fauci, società che è a partecipazione pubblica con il Comune di Erice e l'ex Provincia, ha chiesto un contributo di 180 mila euro al Comune per poter ripartire. La sindaca di Erice Daniela Toscano prima ha detto no, poi ci ha ripensato. Simona Mannina, consigliera comunale nel Comune della Vetta, lei aveva sollevato il problema. Cosa è successo?

 

La FuniErice è in grave difficoltà per le ripercussioni del Coronavirus e del lockdown. Aveva chiesto un contributo al Comune e l'amministrazione aveva risposto malamente, richiamando all'ordine il dottor Fauci. A me è sembrato giusti scrivere un atto di indirizzo per predisporre in bilancio la somma.

 

Poi la sindaca ci ha ripensato.

 

Sono felice che l'amministrazione abbia deciso di prevedere nel bilancio la somma di 180.000 euro per la FuniErice al fine di garantire la riapertura della funivia e a tutela dello stato di salute economica e finanziaria della società. Sono felice che ciò avviene dopo le pressioni della sottoscritta, formalizzate già domenica in un atto di indirizzo inviato all'amministrazione e ai consiglieri comunali, pressioni rese necessarie da un iniziale diniego dato dall'assessore al bilancio e dalla sindaca Toscano ascoltati entrambi in commissione videoregistrata. Spero che anche in futuro si segua la strada dell'incontro piuttosto che dello scontro, per il bene del territorio e dei cittadini.

 

Perchè proprio 180 mila euro?

 

Sono i costi di gestione della funivia per due mesi, 90 mila euro al mese. Fauci non faceva riferimento all'importo esatto. L'assessore al Bilancio sentito dai consiglieri aveva detto anche che se la Regione avesse garantito la cassa integrazione fino al 31 dicembre era opportuno lasciare chiusa la funivia.

 

La Funivia non è solo un costo di forza lavoro e di manutenzione, ma porta anche tanti benefici alla vetta.

 

Le attività commerciali hanno subito negli anni delle difficoltà di diverso tipo, tra cui anche il trasferimento degli uffici comunali a valle.

 

Come stanno i commercianti, albergatori e ristoratori di Erice Vetta?

 

Sicuramente sono amareggiati. Non è stato previsto nulla per la loro ripresa, si pensava ad una carta di servizi, una sorta di biglietto unico, ma ancora nulla.. Stanno male. Per questo se c'è un piccolo sacrificio che il Comune deve fare che ben venga. In questo momento è più utile puntare sul turismo. Ad Erice la maggior parte delle attività commerciali si basano sul turismo.

 

Ha aderito a Via, il partito di Nino Papania, come mai?

 

Sono stata una delle prime. Mi è stato proposto dal senatore Papania. C'è un progetto che guarda al futuro e si pone in alternativa alle attuali amministrazioni di Trapani ed Erice. Utilizzo una frase che si sente dire spesso, non ci sono né padroni né padrini, ma ci sono tanti giovani consiglieri che vogliono fare qualcosa di reale per questo territorio. L'importante è creare un progetto per il territorio. Entrambi i comuni sono abbandonati, spero che si possa fare qualcosa già con le attuali amministrazioni. Il territorio ha bisogno. La politica non può essere solo assistenzialismo.

 

In questo clima di emergenza maturato dal Covid le amministrazioni comunali hanno portato avanti tante iniziative, spesso in sintonia tra maggioranza e opposizione. A Trapani Tranchida ha lanciato questa cabina di regia che poi è durata poco. Ad Erice l'ok al contributo alla funivia significa che alla fine opposizione e maggioranza possono lavorare insieme.

 

Sì. Qui non c'è stata nessuna cabina di regia. Ad Erice purtroppo si vive di scontri e non di incontri. Quello che importa adesso non sono le beghe personali o politiche, ma si deve guardare al territorio e ai cittadini.