E’ sempre vivo il malcontento tra gli abitanti di diverse contrade del versante nord marsalese. Il motivo è sempre lo stesso: i diversi furti messi a segno.
Dopo il furto, infatti, di un grosso costoso e scooter sottratto al titolare della macelleria-braceria “Sfizi di carne” di contrada Tabaccaro e il mancato “colpo” (i ladri non sono riusciti a sfondare la vetrata) alla rivendita tabacchi Nizza di contrada Fontana di Leo, adesso la vittima è una famiglia che abita alle spalle del Bar Oasi, alla quale è stata rubata l’auto, una Fiat Panda, parcheggiata davanti casa.
E come spesso è consuetudine nelle campagne del Marsalese, l’auto non era chiusa a chiave. Anzi, stavolta la chiave era stata lasciata inserita nel quadro di accensione.
Se n’è accorto un giovane malvivente che ne ha approfittato per mettersi al volante e fuggire sgommando. “Non immaginavo che potesse accadere una cosa del genere – dice la proprietaria dell’auto – avevo lasciato la mia Panda davanti casa, solo per qualche istante con le chiavi nel quadro del cruscotto. Mentre ero dentro, sento rumore di accensione di un motore e per questo esco sulla veranda, vedendo un giovane alla guida che fuggiva a gran velocità. Io mi sono messa a gridare e lui si è voltato, continuando a correre”.
Sempre con destrezza, una bici elettrica è stata, invece, rubata davanti un negozio di frutta e verdura lungo la statale per Trapani. Questi episodi tornano, naturalmente, ad allarmare gli abitanti della zona che, in passato, chiedendo il potenziamento degli organici e dei mezzi delle forze dell’ordine hanno inviato due petizioni ad autorità locali e nazionali. L’ultima (oltre 170 firme), alla fine dello scorso novembre, è stata inviata al ministro dell’Interno, nonché al capo della polizia e ai comandanti generali di carabinieri e guardia di finanza. Ma da Roma non sono arrivate risposte concrete.