Ma se non è stato il colonnello, chi avrebbe inviato quella mail a Vaccarino?
“Qualcuno che certamente, oltre alle capacità ne avrebbe avuto anche l’interesse – ha affermato l’avvocato difensore di Zappalà Claudio Gallina Montana – violando il suo account di posta elettronica. Forse per impedire le indagini che in quel momento il colonnello stava facendo, mettendolo in difficoltà”.
Ed infine il mistero delle “istigazioni” sull’invio delle intercettazioni.
Secondo l’accusa, Zappalà avrebbe istigato l’appuntato Barcellona affinché gliele mandasse. E Vaccarino avrebbe istigato Zappalà a fare altrettanto.
In entrambi i casi però non ci sono elementi a sostegno di quest’ipotesi, almeno non nelle intercettazioni telefoniche.
Sempre l’avvocato Gallina Montana ci dice:
“Non ci sono telefonate tra i due militari a ridosso dei due messaggi contenenti gli screen delle intercettazioni. La scientifica ha controllato anche le telefonate whatsapp e, nei giorni precedenti all’invio delle foto, non ne sono state trovate. Sin dall’inizio, Barcellona ha ammesso di averle mandate di sua iniziativa, consapevole anche di quanto fossero inutili ad una vera ricerca del latitante”.
Ad ogni modo, i vertici dell’Arma dei carabinieri hanno reintegrato in servizio l’appuntato scelto ancora prima della conclusione del processo. Attualmente svolge il suo servizio a Palermo ed è in attesa di essere trasferito in una sede della Sicilia orientale.
Però, l’estate scorsa avevamo chiesto a Vaccarino se dopo aver ricevuto quella mail, avesse mai pensato di chiamare Zappalà e chiedere il perché di quell’invio. Ci aveva risposto che non ha sentito il bisogno di farlo, perché non aveva attribuito a quella mail la stessa importanza che gli avevano dato poi gli inquirenti.
Alla fine, questa di Vaccarino e dei due carabinieri rimane ancora una vicenda con troppi buchi. E per l’ex sindaco di Castelvetrano, la cui vecchia condanna per droga dopo l’udienza del prossimo 18 giugno in cui sono previste le repliche dei pm, il processo potrebbe concludersi ai primi di luglio.
Egidio Morici