Gentile Direttore, in merito alla vicenda da Te riportata riguardante Telesud ed il Senatore Santangelo, mi preme precisare alcuni fatti avendo letto le dichiarazioni del parlamentare e dell'avvocato Esposito a Tp24.
Quest'ultimo, in maniera surreale, ha dichiarato che "sarei stato io stesso ad indicare i beni da pignorare." Il legale del Senatore mente sapendo di mentire!
Esposito sa perfettamente che quando l'ufficiale giudiziario è entrato nei nostri studi io non ero neanche presente essendo restato nel mio ufficio a lavorare.
Solo in un secondo tempo assieme ai tecnici siamo intervenuti per semplificare la procedura. In quel momento, lui ed il suo collega Sciuto, avevano già provveduto ad indicare ("essendo loro facoltà" come più volte sottolineato dagli stessi nel corso dell'operazione..), il touch screen ed incredibilmente financo il tavolo di lettura TG. Solo dopo gli sono stati indicati alcuni beni. Dico di più: fino all'ultimo gli è stato chiesto di cambiare e non indicare il touch ed il tavolo, per mera questione di comodità quest'ultimo e per assoluta esigenza giornalistica il primo. Indicando un tavolo alternativo, fra l'altro, di maggior valore. La risposta è stata, simpaticamente: "il TG lo potete leggere in piedi e per la trasmissione pazienza..." Non solo: l'avvocato Sciuto, in un colpo di genio, voleva sequestrare tutte le telecamere lasciandoci lavorare con i telefonini, senza malcelata ironia che forse comprende solo lui..., adducendo al fatto "che tanto con i telefonini ci lavorate e quindi tutte le telecamere potevano essere indicate in pignoramento". Infatti, ci vuole Spielberg per comprendere l'estemporanietà di un mezzo piuttosto che un altro decisamente più funzionale quotidianamente. Ed ancora: per Santangelo "non è una questione di soldi". Bene, allora ci spieghino perché l'avvocato Esposito, dopo i primi convenevoli, la prima cosa che ci ha detto durante l'esecuzione è stata "ma non potete pagare?" Così come vorremmo spiegato, sempre visto "che non è interessato ai soldi..", come mai quando stavamo procedendo al dovuto per circa 1500 euro di spese legali, chiedendo un brevissimo lasso di tempo per pagare, viste le difficoltà correnti in cui versa tutta l'editoria locale, l'avvocato Esposito ci ha risposto che "il Senatore li vuole subito". Un provvedimento, comunque, che reputiamo illegittimo, nella quantificazione e nel merito su cui pende opposizione con udienza già fissata a settembre. Infine, Santangelo dice che "vorrebbe mettere un punto su questa vicenda ma non dipende da lui." A suo tempo aveva proposto come chiuderla, infatti; lo sapete come? Che quasi quasi dovevamo ringraziarlo, dopo averci diffamato pesantemente, così come sostanzialmente riconosciuto in un durissimo pronunciamento da parte del Giudice Giarrusso, visto che avevamo correttamente continuato ad invitarlo, disse nei nostri studi che "il fatto stesso che era ritornato fosse un segnale di pace." Della serie, prima ci diffami e poi ci degni della tua presenza. E no, caro Senatore: non funziona così. Un Tribunale ti ha detto chiaramente che ci hai diffamato. Vieniti a scusare, troviamo formule e modalità e poi ne riparliamo.
Massimo Marino
Presidente di Telesud