“I trapanesi non hanno senso civico”: la frase pronunciata dal sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, in riferimento agli assembramenti che si sono verificati, lo scorso fine settimana, nella zona del centro storico, ha suscitato un vespaio di polemiche.
Soprattutto nei social dove qualcuno parla di “delirio di onnipotenza” del primo cittadino, mentre qualcun altro sottolinea che “non può rappresentare i trapanesi”. Uno scivolone quello di Tranchida che a livello di consensi gli è già costato qualcosa.
Del resto il sindaco non è nuovo ad uscite temerarie. In fase di lockdowm aveva dato degli “scimuniti” a quanti uscivano di casa senza rispettare le regole di clausura. Qui ormai non si tratta più di dialettica sopra le righe, ma si sconfina nelle offese. Almeno, questa, è la sensazione di quanti hanno duramente criticato le esternazioni del capo della Giunta trapanese.
Qualcuno, però, sempre nei social spezza una lancia a favore di Tranchida parlando di “battuta infelice”.
“Una battura infelice”, ci piace pensare che sia stato così, arrivata dopo un’altra dichiarazione che in città ha fatto tanto discutere: “Nelle giornate di vento, le spiagge vanno chiuse perché il vento trasporta la saliva”.
Tranchida poi non risparmia nessuno. Il consigliere comunale Giuseppe Lipari lo ha definito "enfant prodige fallito", all'animalista Enrico Rizzi ha dato del "pregiudicato". Gli scontri con il commissario straordinario del Libero Consorzio comunale sono all'ordine del giorno. Insomma, Tranchida contro tutti. Anche contro chi l'ha votato, facendolo diventare sindaco di Trapani.
Nel mirino anche la consigliera comunale Anna Garuccio. "Più non rispondo - dice Garuccio - più continua ad offendermi. Io non dissimulo, come lui sostiene, io sono elegante, tanto elegante che da mesi non rispondo alle sue offese sul piano personale".