18 Maggio 1980 , una data per certi versi "storica" per il nostro territorio. Probabilmente molti dei protagonisti non se ne resero conto e molti che oggi se ne beano e ne godono non ne hanno idea.
Gli anni sessanta e settanta per il nostro territorio siciliano furono devastanti da una parte l'imposizione della industrializzazione attraverso i petrolchimici (Gela, Priolo, Milazzo) e dall'altro la devastazione per esempio di Termini Imerese . Nella parte più lontana della provincia di Trapani invece si andò contro corrente, nessuno purtroppo fino ad oggi ha avuto l'ispirazione di studiare questo fenomeno ed i risvolti che esso ha prodotto fino ai giorni nostri. Negli anni settanta si sfiorò la realizzazione a Makari ( si proprio l'area in fondo a Castelluzzo) del quarto petrolchimico italiano. Per immaginare cosa sarebbe oggi basta andare a Gela... dove fu devastata una delle più belle ed ampie spiagge di sicilia. I protagonisti di questa storia furono sicuramente l'alcamese avvocato Tonino Russo all'epoca vice pretore di Alcamo, l'On Occhipinti deputato trapanese e l'on Dino Grammatico . Da lì a poco si iniziano i lavori della strada provinciale che avrebbe collegato Scopello a San Vito Lo Capo ed inizia un'altra storia fatta di lettere, appelli, esposti e mentre nel resto di Italia le manifestazioni erano caratterizzate da violenza e scontri il 18 maggio si svolse questa grande manifestazione di protesta , unica del suo genere per l'epoca che vide qualche migliaio di giovani e meno giovani più o meno consapevoli sfidare i rovi della contrada Zingaro. Io adolescente , purtroppo non c'ero, mi sono innamorato poi.
Tutte le maggiori associazioni dell'epoca a partire dalla veterana Italia Nostra ed a seguire le le altre dopo un anno di incntri tra Alcamo Castellammare e San Vito Lo Capo si dettero appuntamento e fu una mega festa/scampagnata in una giornata, ci dicono i protagonisti caldissima , con i partecipanti dell'ultima ora sprovvisti pure di acqua. Quella giornata rivoluzionò gli animi di buona parte di quanti vi parteciparono. Tanti , a sentire le loro parole, non sapevano neanche bene perchè furono trascinati, chi andò perchè andava il collega di studi, chi perchè andava la/il ragazza/o che corteggiava, chi trascinato dalla prof di Italiano, intere classi da Palermo . Insomma una specie di allegra brigata. Vuoi, non vuoi la manifestazione arrivò a scuotere gli "inamovibili" scranni di Palazzo d'Orleans. Seguì un ulteriore anno di riunioni sopralluoghi riunioni notturne, disegni di carte e mappe; un vero guazzabuglio di cervelli (oggi si direbbe una lunga "brainsstrorm" ed infine la legge regionale 98 del 6 maggio 1981 istituì la "Riserva Naturale dello Zingaro" (insieme alle prime riserve siciliane) .
Dal 1981 si inzio' un nuovo percorso di sviluppo del territorio fatto sopratutto di tutela e di conservazione e di fruizione , dopo la celebrazione dei ventii anni si decise con coraggio di introdurre il biglietto di ingresso , si coraggio, perchè in questa terra per cambiare un sasso ci vuole molto ... tanto coraggio. Oggi la riserva è il fiore all'occhiello del sistema delle aree protette siciliane tolti i "bagnanti" estivi attira nei dodici mesi migliaia di appassionati da tutto il mondo. Anni fa si somministrò un piccolo sondaggio ai visitatori complice una studentessa di Merano . i risultati purtroppo mai pubblicati furono sorprendenti. Qualsiasi turista viene in Sicilia non fa mancare la sua tappa alla Riserva , dopo le classiche Monreale Erice Taormina Segesta etc . Ora una nuova sfida ci attende per completare questo splendido quadro a cui manca una bella cornice, se ne parlo fin da subito ma in Sicilia pur circondata da un mare bellissimo e generoso in quegli anni sembrava quasi una ulteriore pazzia... si disse " poi vediamo" , oggi è tempo di vedere l'Area marina Protetta dello Zingaro. Chi ringraziare per tutto questo? A parte nostro Signore, ci furono uomini e donne ragazzi e ragazze che più o meno inconsciamente diedero una svolta sostenibile allo sviluppo di questo territorio. Franco Russo in primis , Francesca Messana combattiva giovane alcamese deputata ARS che firmò la legge regionale Salvatore Nicosia presidente regionale di una grande associazione Gianni Lo Monaco coraggioso giornalista de L'Ora ,l'allora presidente dell'APT tutte le associazioni ambientaliste dell'epoca ed i tanti visi che sbucano dalle purtroppo poche e rare foto di quei giorni. Nel corso dell'ultimo anno con il rotary Club di Alcamo abbiamo raccolto alcune d testimonianze dei protagonisti molti altri abbiamo rintracciato e ci hanno raccontato aneddoti e ricordi, ed infine quest'anno per celebrare questo stranissimo anniversario caratterizzato da mascherine e distanze una piccola conferenza virtuale con alcuni dei protagonisti di ieri ed i protagosniti di oggi.
Girolamo Culmone