Sale la protesta a Marsala contro l'ordinanza del Sindaco Alberto Di Girolamo che prevede un obbligo totale di utilizzo delle mascherine pure quando si è in strada e in luoghi all'aperto, come la villa comunale o il lungomare. Un obbligo che vale anche per i bambini sopra sei anni. L'ordinanza suscita molta ironia, ma anche tantissime proteste.
A Marsala non si registrano casi di coronavirus da più di due settimane, e inoltre le disposizioni del governo e della Regione sulla "fase 2" non comportano obblighi così stringenti. Inoltre nei luoghi aperti per evitare il contagio già la sola distanza è sufficente, e poi non si capisce la ratio di indossare la mascherina quando si è da soli.
Ma c'è di più: perchè l'ordinanza vale fino al 31 Luglio. E quindi, anche i bagnanti in spiaggia saranno soggetti all'obbligo? E ancora: l'obbligo non vale durante l'attività sportiva, ma prima e dopo si. Quindi se io vado a correre al lungomare, e mi fermo per una pausa, devo indossarla?
Insomma, un'ordinanza non solo confusa, ma molto dura, inutilmente autoritaria, da Sindaco - sceriffo, più che da Sindaco - medico. E che rischia di essere controproducente, perchè ormai è dimostrato che i risultati migliori, in termini di prevenzione, si ottengono quando le misure vengono spiegate ai cittadini, e si utilizzano la fiducia e il buon senso, non certo con provvedimenti così severi, che verranno disattesi dai più, aumentando la tensione tra una popolazione già sfiancata dallo stress e dalla crisi economica.