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01/05/2020 11:08:00

Trapani, la maggioranza in consiglio decide di non tagliare le tasse 

 La seduta del consiglio comunale di Trapani del 30 aprile ha scoperto molte falle nella comunicazione della maggioranza consiliare con il tessuto sociale e produttivo della città. Comunicazione, invece, che risulta forte ed intensa con il Primo Cittadino, Giacomo Tranchida.

E’ stato bocciato un emendamento al regolamento della Tari presentato dai consiglieri Anna Garuccio e Giuseppe Lipari che ha trovato il consenso anche delle consigliere Francesca Trapani e Chiara Cavallino e di Gaspare Gianformaggio.

L’emendamento prevedeva lo stop al pagamento della tassa sui rifiuti da parte delle attività commerciali e artigianali trapanesi a fronte della non operatività, e quindi del mancato introito, ma anche mancata esposizione del rifiuto, per l’emergenza da Covid-19. Va ricordato che la tassa sui rifiuti a Trapani è tra le più care in Italia. 

Le attività sono in una crisi profonda, hanno le saracinesche chiuse da oltre 60 giorni, non vedono luce, molte non sanno come pagare gli affitti in arretrato e le bollette.

L’emendamento è stato bocciato dalla maggioranza consiliare nonostante avesse avuto il parere favorevole sia tecnico che contabile dai dirigenti del Comune.

La maggioranza consiliare ha deciso di bocciare la proposta, c’è da chiedersi se lo abbia fatto per convenienza politica o perché ritengono che i commercianti siano nelle condizioni di potere pagare ugualmente.

In questo secondo caso è ovvio che c’è una sconnessione totale con il tessuto della città, magari sarebbe opportuno stare meno dentro i palazzi e più ad ascoltare la drammaticità degli eventi.

A bocciare l’emendamento, e quindi a sostenere che la Tari vada pagata nonostante la chiusura, sono stati i consiglieri: Mazzeo, Ferrante, Guaiana Vincenzo, Peppe Guaiana, Virzì, Patti, Genco, Greco, Vassallo, Daidone, Passalacqua, Pellegrino, Spada.

A consiglio comunale terminato il consigliere Gianformaggio ha detto la sua: “Gli emendamenti presentati oggi al regolamento della Tari, sia dal nostro gruppo tecnico di opposizione sia quello dei colleghi Lipari e Garuccio sono stati bocciati dalla maggioranza che si nasconde.
BASTA con questi proclami: la gente è stanca. I nostri concittadini sono stanchi di questi slogan elettorali, i commercianti vogliono vedere i fatti, vogliono vedere le azioni in questo momento così critico. Dobbiamo dimostrare il nostro senso civico e la nostra vicinanza a tutti i nostri esercenti che stanno vivendo questo grosso momento di crisi e di disagio. Il nostro emendamento, come quello dei colleghi, è stato bocciato e questa amministrazione ha l’obbligo di dare il giusto sostegno ai nostri esercenti nella delicata fase di riavvio delle loro attività. Spero che in questo momento non prevalga il senso di appartenenza ad una determinata corrente politica. La speranza è quella di dimostrare in maniera concreta il nostro sostegno a tutte le categorie che hanno subito la chiusura obbligatoria, non per scelta volontaria”.

Quello che è accaduto non è passato inosservato ai commercianti, ristoratori e titolari di attività, sui social si sono scatenati contro la maggioranza consiliare, uno di loro scrive: “Volevo dire grazie ,ai consiglieri comunali del comune di Trapani, che con il loro voto contrario per l’ abolizione dei tributi comunali , ci hanno dato veramente una grossa mano. Grazie a buon rendere!!!!!!!”.

E mentre il consiglio comunale, riunito da remoto, discuteva e si urlava contro “vergogna”, il parlamento siciliano approvava l’articolo 6 della Legge di Stabilità che obbliga i Comuni a non richiedere agli esercenti il pagamento della tassa per occupazione di suolo pubblico e per il conferimento del rifiuto solido urbano, poiché nemmeno esposto, in vista del fatto che tali attività hanno subito uno stop lavorativo, non per propria scelta, e quindi non hanno entrate per fronteggiare tali pagamenti.

Per i Comuni siciliani che avranno, pertanto, minori entrate verrà garantito un ristoro economico previsto dalla Finanziaria regionale.

Nel frattempo il sindaco, Giacomo Tranchida, ha nominato un esperto epidemiologico.

Si tratta di una consulenza a titolo gratuito, non una task force come quella di Giuseppe Conte a cui magari il sindaco si è ispirato, per fronteggiare la fase 2 del Coronavirus.

L’epidemiologo è il dottore Biagio Pedalino.



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