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30/04/2020 06:00:00

Coronavirus, diminuiscono i malati  in Italia (- 548). Le Regioni chiedono più poteri

L'Italia conferma il calo dei malati per Coronavirus e diminuiscono anche i ricoveri in terapia intensiva e aumentano i guariti e rimane sopra trecento anche il numero delle vittime.

Sono complessivamente 104.657, 548 meno rispetto a martedì. La diminuzione era stata di 608 mentre lunedì c'era stato un decremento di 290 malati. 

Sono salite a 27.682 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 323 in un giorno. Martedì l'aumento era stato di 382. Salgono a 71.252 i guariti con un incremento rispetto a ieri di 2.311. L'aumento ieri era stato di 2.317.

Prosegue ancora il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus: ad oggi sono 1.795, 68 in meno rispetto a ieri. Di questi, 634 sono in Lombardia, 21 in meno rispetto a ieri. Dei 104.657 malati complessivi, 19.210 sono ricoverati con sintomi, 513 in meno rispetto a ieri, e 83.652 sono quelli in isolamento domiciliare. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile.

In Italia l'80% delle persone attualmente positive al coronavirus, nello specifico 83.652 malati, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Inoltre, su 100 tamponi solo 3,2 persone risultano positive: è il dato più basso dall'inizio dell'emergenza.

DATI DALLE REGIONI - Dai dati della Protezione civile emerge che sono 36.122 i malati in Lombardia (378 in più rispetto a ieri), 11.862 in Emilia-Romagna (-141), 15.521 in Piemonte (+15), 8.369 in Veneto (-232), 5.663 in Toscana (-233), 3.576 in Liguria (+5), 3.347 nelle Marche (+13), 4.535 nel Lazio (-27), 2.782 in Campania (-20), 1.463 nella Provincia di Trento (-102), 2.927 in Puglia (+8), 1.227 in Friuli Venezia Giulia (-12), 2.145 in Sicilia (+2), 1.976 in Abruzzo (-14), 845 nella provincia di Bolzano (-65), 261 in Umbria (-14), 761 in Sardegna (-11), 753 in Calabria (-11), 135 in Valle d'Aosta (-74), 194 in Basilicata (-11), 193 in Molise (-2). Quanto alle vittime, se ne registrano 13.679 in Lombardia (+104), 3.512 in Emilia-Romagna (+40), 3.003 in Piemonte (+67), 1.437 in Veneto (+29), 827 in Toscana (+16), 1.152 in Liguria (+11), 899 nelle Marche (+6), 431 nel Lazio (+17), 359 in Campania (+1), 416 nella provincia di Trento (+4), 410 in Puglia (+3), 285 in Friuli Venezia Giulia (+7), 232 in Sicilia (+0), 315 in Abruzzo (+5), 274 nella provincia di Bolzano (+2), 66 in Umbria (+1), 116 in Sardegna (+7), 86 in Calabria (+1), 137 in Valle d'Aosta (+2), 25 in Basilicata (+0), 21 in Molise (+0). Ad oggi sono stati effettuati 1.910.761 tamponi che hanno riguardato complessivamente 1.313.460 persone. L'incremento del numero dei tamponi rispetto a ieri è di 63.827.

La situazione nel mondo - Un miliardo e mezzo di persone, quasi la metà della forza lavoro nel mondo, potrebbero perdere i propri mezzi di sussistenza a causa della crisi provocata dal coronavirus. A lanciare l'allarme è l'Organizzazione mondiale del lavoro (Ilo) in un rapporto secondo il quale la caduta delle ore lavorate nel secondo trimestre del 2020 è peggiore di quanto precedentemente stimato a causa del persistere del lockdown.

Impennata nel bilancio delle vittime del coronavirus nel Regno Unito, che sale a quota 26.097 morti, terzo Paese al mondo in cifra assoluta dopo Usa e Italia, con l'inserimento da oggi nel conteggio anche dei decessi nella case di riposo oltre che negli ospedali. Lo ha reso noto il sistema sanitario nazionale nell'aggiornamento quotidiano condotto con una raccolta di dati più estesa, allargata agli ospizi e ad altri ricoveri pubblici.

Sono 330 le vittime del coronavirus a New York nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto il governatore Andrew Cuomo che, nonostante negli ultimi giorni si sia registrata una stabilizzazione, ha definito il numero "ancora terribilmente elevato"

STATI UNITI - I morti per coronavirus negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore sono stati 2.200. I casi sono 1,01 milioni. E' quanto emerge dai dati della John Hopkins University. Il numero dei morti per il Covid-19 supera quello della guerra in Vietnam: 58.265 a fronte delle 58.220 vittime nei 20 anni di guerra fra il 1955 e il 1975 in Vietnam. Intanto sono oltre tre milioni i contagiati nel mondo, secondo un calcolo della Johns Hopkins University. Il numero dei casi confermati è esattamente 3.083.467, I morti sono 213.273. Il Paese più colpito è gli Stati Uniti.

FRANCIA -  Francia conta stasera un totale di 24.087 morti per Covid-19 dall'inizio dell'epidemia, contando i decessi in ospedale (15.053) e quelli in case di riposo e istituti per disabili (9.034). Nelle ultime 24 ore, l'aumento è stato di 427 morti. Continua il calo dei ricoveri in ospedale: oggi sono 26.834, 650 in meno di ieri. Scende sensibilmente anche il numero dei pazienti in rianimazione, 4.207 (180 meno di ieri).

SPAGNA - La Spagna ha registrato 325 decessi provocati dal coronavirus nelle ultime 24 ore, circa l'8% in più rispetto ai 310 del giorno precedente, per un totale di 24.275: lo ha reso noto oggi il ministero della Sanità del Paese, secondo quanto riporta El Pais. Allo stesso tempo, le persone guarite sono state 6.399, pari al livello più alto dall'inizio della crisi. "Siamo in una situazione economica e sociale gravissima", ha commentato questa mattina il premier Pedro Sanchez.

I governatori del centrodestra più poteri alle Regioni in Fase 2 - I governatori di centrodestra di Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Abruzzo, Molise, Abruzzo, e il presidente della provincia autonoma di Trento. scrivono al presidente della Repubblica Mattarella e al premier Giuseppe Conte "La fase 2 è una fase nuova, che si giustifica per una progressiva diminuzione dell'emergenza. E’ essenziale che si ritorni progressivamente ad un più pieno rispetto dell'assetto costituzionale e del riparto di competenze tra lo Stato e le Regioni, sempre in applicazione dei principi di sussidiarietà e leale collaborazione. È necessario giungere a una "normalizzazione dell'emergenza", che consenta un ritorno agli equilibri democratici previsti dalla Costituzione“. “Pare assolutamente necessario che l'attuale struttura del Dpcm 26 aprile 2020, imperniato su regole previste rigidamente in funzione della sola tipologia di attività economica svolta e con la possibilità di adottare, nelle singole regioni, solamente misure più restrittive, venga riformata in quanto non dotata della necessaria flessibilità capace di riconoscere alle Regioni, laddove la situazione epidemiologica risulti migliorata e i modelli previsionali di contagio in sostenuta decrescita, la possibilità di applicare nei loro territori regole meno stringenti di quelle previste a livello nazionale, con una compressione delle libertà costituzionali strettamente proporzionata all'esigenza di tutela della salute collettiva”. E da domani in Calabria sarà "consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all'aperto". E' quanto previsto da un'ordinanza per la fase 2 firmata dalla governatrice della Calabria, Jole Santelli. Secondo l'ordinanza, queste stesse attività "possono essere riattivate presso gli esercizi che rispettano le misure minime 'anti-contagio' e ferma restando la normativa di settore".

Il ministro Boccia "Ordinanze regionali coerenti con DPCM" - Il ministro degli affari Regionali Boccia oggi in videoconferenza con le Regioni ha dettato un altolà. "Propongo un metodo: ordinanze regionali coerenti con il Dpcm". "Se ci sono ordinanze non coerenti invio una diffida, una lettera con la scheda indicando le parti incoerenti e la richiesta di rimuoverle (solo in caso di allentamento delle misure) - afferma -. Se non avviene sono costretto a ricorrere all'impugnativa al Tar o alla Consulta". "Non impugno subito ma con grande collaborazione vi scrivo e prima ancora sollecito un confronto preventivo". "In base al monitoraggio delle prossime settimane ci potranno essere dal 18 maggio scelte differenziate" tra le Regioni sulle riaperture di attività: così il ministro Francesco Boccia. Il principio è "contagi giù uguale più aperture e viceversa - aggiunge -. Discuterete del monitoraggio con il ministro della Salute Speranza (a seguire in videoconferenza con le Regioni, ndr). Definito il monitoraggio si potrà procedere a differenziazioni". "E' molto importante dare un segnale di unità. Se non siamo uniti noi non possiamo chiederlo ai cittadini. Ci vogliono unità, serietà e responsabilità" avrebbe detto il ministro ai presidenti delle Regioni.

SCUOLA - La ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, scioglie gli ultimi dubbi sulla maturità ai tempi del coronavirus. "L'esame rappresenta la conclusione di un percorso - ha detto rispondendo a domande degli studenti sul sito Skuola.net -, per questo i crediti prima della pandemia erano 40, poi c'erano gli altri 60 legati alle prove. Ora deve essere valorizzato il percorso di studi di più: quel 60 saranno i crediti dai quali gli studenti potranno partire e 40 la prova orale". "Questo sarà un giusto riconoscimento all'impegno - ha continuato la titolare del Miur -, poi ci sarà la possibilità di far sì che l'esame orale parta da un argomento che non sarà una tesina, ma un colloquio su una parte di programma scelta con i loro professori". La ministra ha poi confermato che la data di inizio degli esami sarà il 17 giugno. "Per l'esame di terza media faremo preparare una tesina, ha continuato -, i ragazzi lavoreranno con i docenti per la consegna e poi ci sarà lo scrutinio finale".  Per quanto riguarda le valutazione di questo anno scolastico ha precisato che "chi avrà 8 meriterà 8, chi avrà 4 meriterà 4, ma da inizio di settembre dovrà recuperare quelle competenze, altrimenti il prossimo anno scolastico sarà più difficile.