Cordiale Ministra,
Le sto scrivendo questo messaggio per metterla a corrente dei vari problemi che sta causando questa pandemia sulla vita di noi maturandi, siamo completamente confusi per l’esame di maturità perché alla base non abbiamo una preparazione idonea per affrontare un esame così importante causata da professori che non fanno il loro dovere di insegnamento.
Attendo una sua risposta.
Siamo nati nell’anno dell’11 settembre, il nostro primo anno di scuola è stato accompagnato dall’inizio della crisi finanziaria e gli ultimi anni dal riscaldamento globale … ed ora il Covid-19!
Facciamo parte della cosiddetta “Generazione Z” che è nata attraverso il boom della tecnologia, di internet e dei social media. Sempre etichettati come sfaticati, nullafacenti e irresponsabili. Abituati a chattare per ore, ad usare più emoji che parole.
Ma è proprio ora che capiamo quanto sia importante il contato fisico con la realtà. Ci mancano le nostre abitudini ed i nostri amici, ma anche la scuola … sì esatto proprio la scuola!
La nostra quotidianità è stata stravolta da questo virus che ci sta portando via gli ultimi mesi della nostra adolescenza. Non avremo la possibilità di abbracciarci e piangere insieme l’ultimo giorno di scuola, magari sotto le note di “Notte prima degli esami”.
Non avremo la possibilità di varcare quei cancelli, di camminare nei corridoi, di entrare nelle classi e di annoiarci seguendo le lezioni dall’ultimo banco. Sono solo alcuni degli aspetti che hanno caratterizzato questi cinque anni.
Un ruolo fondamentale è svolto dai nostri professori, coloro che ci hanno accompagnato nella nostra crescita, nel bene e nel male, coloro che ci hanno fatto disperare, ma anche divertire, e con cui abbiamo stabilito un rapporto non solo scolastico. È a scuola che ci siamo conosciuti diventando un gruppo sempre più unito, dove abbiamo creato legami e condiviso esperienze che custodiremo per sempre. Noi che siamo una generazione in continuo movimento, siamo ora costretti a fermarci, cercando di sfruttare questa situazione per trascorrere più tempo in famiglia, per riflettere e per coltivare le nostre passioni. Noi NON siamo come il mondo ci etichetta! Siamo intraprendenti, maturi e profondi! Siamo i futuri ingegneri, ricercatori, scienziati, medici e imprenditori! E dobbiamo restare positivi in questo periodo per superare tutti insieme questo maledetto virus! Ed è proprio perché di quest’anno ci è stato tolto ogni momento felice con professori, compagni, amici e familiari che chiediamo, data l’estrema difficoltà, di annullare quest’esame. Siamo già maturi, l’esame lo stiamo facendo in questo istante. Non facciamoci etichettare come svogliati, scansafatiche e nullafacenti! Chiediamo solo un po’ di comprensione, umanità e solidarietà che mai come ora ne abbiamo bisogno. Ci è stato tolto tutto di quest’anno che avrebbe dovuto essere il più colmo di ricordi! Serve una linea in comune per la didattica a distanza di cui ogni insegnante usa piattaforme diverse: alcune fanno videolezione, altri mandano pagine da studiare da soli e altri ancora fanno verifiche, senza nemmeno dire su cosa! I continui cambiamenti di idee e l’ammontare delle ipotesi più disparate trapelano la grandissima confusione all’interno del ministero stesso. Costruiamo la nostra cultura e non perdiamo tempo per verificarla nel modo sbagliato e ancor di più in presenza, dopo settimane rinchiusi in casa per proteggere la nostra salute e dei nostri cari più anziani. Non ce la sentiamo di presentarci se non abbiamo le giuste precauzioni e ancor di più chiediamo di poter svolgere quest’ultimo mese di quest’anno a dir poco drammatico per approfondire la nostra cultura e non per decidere come valutarci creando ansia, stress e moltissima confusione! Fate in modo che ognuno di noi in questo momento possa dedicarsi al nostro stato di benessere che è la cosa più importante e ricordatevi che noi non siamo come pensate voi adulti, noi siamo molto di più, siamo già maturi più di quanto possiate pensare!
M.D.