Quantcast
×
 
 
27/04/2020 14:16:00

Sicilia, il post choc su Conte dell'assessore al Turismo Messina 

Un post di cattivo gusto, inutile, per di più di un assessore regionale.  

La giunta regionale in Sicilia è nella bufera dopo che l'assessore al Turismo della Regione siciliana, Manlio Messina, esponente di Fratelli d’Italia, sul suo profilo Facebook ha postato una foto choc falsa. Si vede il premier Giuseppe Conte, preso in consegna da due carabinieri, come fosse in stato d’arresto, e sotto la scritta "Fase 3".

Poi lancia l’hashtag "Ma sei serio?", e ancora "Delusi dal premier". Il post dopo il nuovo Dpcm illustrato ieri sera dal presidente del Consiglio. 

 

E anche la politica non è stata certo a guardare. "Ha usato frasi e immagini nei confronti del presidente del Consiglio Giuseppe Conte non degne di chi rappresenta le istituzioni", ha dichiarato Antonio Ferrante del Partito democratico. "Mi aspetto - continua Ferrante - le scuse dell’assessore al presidente Conte e ai siciliani e un intervento del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci per ristabilire il decoro istituzionale che Messina ha palesemente violato".

“Il presidente della Regione ci tolga dall’imbarazzo e rimuova immediatamente l’assessore al turismo Manlio Messina o saremo costretti a richiedere un dibattito d’aula e presentare una specifica mozione di sfiducia", dicono i deputati del Partito democratico all’Ars. "È gravissimo che in un momento così delicato, che richiede la collaborazione fra istituzioni, un assessore regionale manchi di rispetto al governo nazionale, offendendo con un indecoroso post sulla sua pagina Facebook la Sicilia ed i siciliani che certamente non si riconoscono in questo tipo di esternazioni irriverenti e volgari. La Sicilia ha bisogno di rappresentanti che, all’insegna del rispetto e della dignità personale - conclude -, lavorino per lo sviluppo della regione e non di chi nasconde la propria inefficienza dietro umorismi irrispettosi".

"Si stanno alzando polemiche - ha poi scritto in tarda mattinata l'assessore - dai soliti noti, per una vignetta ironica che ho postato ieri sul premier Conte. E’ ovvio che la satira in questo Paese, almeno fino a questo momento, è consentita. Non vi è alcuna offesa per nessuno, ma - ha concluso - un semplice modo per sdrammatizzare le ulteriori condizioni cui ci costringe il governo nazionale".