I responsabili della mensa fraterna “Giorgio La Pira” non hanno dubbi. “A Marsala ci sono molti più poveri”.
L'emergenza coronavirus non è soltanto sanitaria ma economica e sociale. Sempre più persone sono in forti difficoltà economiche. I poveri sono ancora più poveri, ma ci sono quelle fasce di popolazione, mai viste dalle parti della mensa fraterna, che adesso hanno bisogno.
Sono i primi effetti di una crisi economica senza precedenti, ad oltre un mese dal lockdown.
Qui, nei locali della mensa gestita dalla Fondazione San Vito Onlus, si continua a cucinare. La mensa è chiusa, e non potendo servire al tavolo, i volontari portano i pasti direttamente a casa.
“Le persone a cui portiamo i pasti ci aprono la porta quasi piangendo, perchè non hanno nulla”, dice il direttore della mensa Aniello Esposito.
“Sono tante le famiglie in difficoltà, prepariamo circa 500 pasti caldi al giorno, quando l'emergenza sanitaria sarà finita ci saranno ancora più bisognosi a Marsala. Quello che sta succedendo lascerà delle macerie che saranno peggio di una guerra”, è la sintesi di Vito Puccio, presidente della Fondazione San Vito.
A cucinare è Massimo Bellitteri, ristoratore e chef a Marsala. “Da quando il ristorante è chiuso per le disposizioni anti-covid ci siamo dati subito da fare. E' un piacere continuare a cucinare e farlo per chi ha bisogno”, sono le sue parole.
Bellitteri ha dato la sua disponibilità a cucinare gratuitamente, insieme ai suoi collaboratori e ai volontari che operano presso la mensa all’interno dei locali dello stadio comunale.
Così, per tre volte a settimana (lunedì, mercoledì e venerdì), chef e volontari della mensa, utilizzando solo il vano cucina, preparano 500 piatti di pasta poi consegnati direttamente a casa con gli autobus del Comune.
Ecco il nostro reportage sul nuovo corso della mensa fraterna.