Caro direttore, è con enorme dispiacere che apprendo anche per motivi legati al suo stato di salute che padre Francesco Fiorino, ha abbandonato il coordinamento per l'attività di sostegno alle famiglie bisognose marsalesi.
Leggendo i motivi del suo abbandono e cercando di comprenderne le ragioni mi è tornata in mente la locuzione latina "divide et impera". Che la locuzione sia sempre presente nel panorama politico nazionale e fin troppo evidente, l'unita' cantata dai balconi di casa del bel paese, nel ceto politico è durata da natale a santo Stefano. Don Fiorino lamenta dell'invidia, perfidia al limite della diffamazione. Poi l'affondo sul cosiddetto "fuoco amico" a fini elettorali in relazione alle prossime elezioni amministrative di Marsala. Un'altro vulnus è la richiesta non soddisfatta di impiegare il palazzetto dello sport come centro di stoccaggio dei beni di prima necessità.
Il perché non lo è stato lo ha scritto il suo giornale dando voce al nostro sindaco. Caro don Fiorino ci conosciamo e conosce la stima che nutro per lei. Padre da uomo di fede(io sono agnostico), appena la sua salute si ripristinerà, faccia sedere ad un tavolo pubblico tutti gli esponenti della politica locale, difficilmente le diranno no, usciranno allo scoperto, "nemici" ovviamente politici, "amici" e presunti tali. Ed allora tutto più chiaro. Altrimenti "divide et impera" sarà realizzato anche per la prossima tornata elettorale di Lilibeo.
Grazie dell'ospitalità
Vittorio Alfieri
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