"Marina di Marsala", la storia del porto turistico che doveva cambiare la città /3
Concludiamo oggi la terza ed ultima parte della cronistoria dell’iter che doveva portare alla realizzazione del Marina di Marsala, conclusosi, almeno per il momento, con la revoca da parte della Regione della concessione alla società Myr.
Un percorso come abbiamo visto molto travagliato, ostacolato, fatto di scontri, querele e burocrazia ma ad un certo punto la situazione si sblocca. Come raccontato precedentemente (qui potete leggere la prima parte) e qui (la seconda) c’è il via Libera del Comune, si arriva alla firma dell’accordo di Programma tra società, Comune di Marsala e Regione.
E si arriva ad un'altra data importante che è il 27 ottobre 2017, una data significativa che ha segnato la fine dell’iter propedeutico per il progetto avanzato dalla MYR (Marsala Yachting Resort), la società che da nove anni, aveva intrapreso l’iniziativa per la realizzazione del nuovo porto turistico. Finalmente ci siamo, è arrivata quella firma all’atto formale di concessione da parte della Regione che si aspettava da tempo ormai e che era l’ultimo passaggio necessario, dopo che era stati firmato l’accordo di programma.
Si entra dunque nella fase esecutiva - Con il via libera da parte della Regione, nel giro di qualche mese si dovrà pianificare tutta la macchina organizzativa dei cantieri e si avvieranno i lavori che dovrebbero avere una durata di due anni. Secondo le dichiarazioni di Ombra dei mesi scorsi, ci sono sei mesi di tempo per iniziare i lavori e quindi, entro il prossimo aprile 2018 sarà posta la prima pietra.
Come prima opera si andrà a realizzare il completamento della diga foranea con un ulteriore prolungamento di altri 120 metri per la messa in protezione dell’intero bacino portuale. A seguire la realizzazione della nuova area attrezzata per i pescherecci, le nuove banchine per il trasporto merci (sarà lunga 320 metri) e passeggeri e infine il porto turistico vero e proprio. Verranno inoltre realizzati i nuovi capannoni destinati al rimessaggio delle attrezzature del settore pesca.
L’investimento a carico della Myr sarà di circa 50 milioni di euro e trasformerà totalmente tutta la zona portuale di Marsala con una conseguente riqualificazione e integrazione con il centro storico cittadino, visto che il porto turistico sarà spostato a ridosso di quest’ultimo, e con un water front stravolto, rispetto a quello attuale fortemente degradato.
Il progetto in sintesi del Marina di Marsala - La concessione demaniale marittima del bacino portuale di Marsala riguarda una superficie complessiva pari a 316.863 mq, di cui 220.503 in acqua e 96.360 mq di aree a terra. Il progetto consisterà nella realizzazione di una struttura di alta qualità dedicata alla nautica da diporto, con una capacità di oltre 1.000 posti barca per yacht che hanno una lunghezza fino a 75m e dotata di un’ampia offerta di servizi a terra (strutture ricettive, club-house, negozi, attività commerciali, bar, ristoranti, market, agenzie turistiche, palestra, piscina, parcheggi, distributore carburanti diporto, etc.). Tutto ciò costituirà il presupposto e lo sviluppo per l’intera città e offrirà interessanti opportunità imprenditoriali per chi avrà idee e voglia di intraprendere. L’area servizi sarà perfettamente integrata con il tessuto urbano circostante e si troverà a pochi passi dal centro storico cittadino. La struttura del Marina di Marsala includerà, inoltre, un’ampia area cantieri per il rimessaggio delle imbarcazioni, equipaggiata di cala di alaggio e varo con travel-lift, relativo capannone cantieri ed officine tecniche (veleria, ebanisteria, motoristica, etc.).
Dragaggio fondale e raddoppio carreggiata - Una delle opere fondamentali per il porto sarà il dragaggio del fondale per consentire una maggiore profondità sia per la parte dedicata alla pesca, sia per la zona delle imbarcazioni da diporto. Inoltre verrà riqualificata e consolidata tutta la zona del molo di ponente che porta alla lanterna rossa, oggi in cattive condizioni strutturali. Tra le altre opere che verranno realizzate, anche il raddoppio della carreggiata del lungomare. Si allargherà di 30/40 metri sul mare, con un’area pedonale e una pista ciclabile.
Le aspettative - Sono tante le aspettative, sia per gli operatori della pesca ma anche per l’indotto economico che potrà generare il porto turistico. Per quanto riguarda i pescatori, che per ora si trovano nell’area del Margitello, andranno nell’area del porticciolo attualmente occupata dal cantiere Polaris. Qui verrà realizzato un vero “borgo della pesca”, con i cantieri, i magazzini dei pescatori, i posti per le loro imbarcazioni e il mercato del pesce.
La consegna della prima area del porto alla Myr - Il 15 dicembre 2017, altra data importante nell’iter progettuale della Myr. Presso la sede della Guardia Costiera di Marsala, con il comandante di allora Gianluigi Bove e il Sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, si è svolta la cerimonia di consegna della prima area, quella retrostante la banchina curvilinea della zona portuale, dall’Assessorato Regionale all’Ambiente alla Myr, rappresentata dall’Amministratore Unico, Massimo Ombra. A consegnare l’area di circa 8300 metri/quadrati è stato Aldo Guadagnino dirigente del Servizio Gestione tecnico amministrativa interventi ambientali del Dipartimento Regionale dell'Ambiente, presente anche Vincenzo Grammatico responsabile del Servizio Uta (Ufficio Territoriale Ambientale di Trapani). Insomma, altro passaggio importante che sembra finalmente dare il via libera per i lavori.
Pochi giorni dopo il 19 dicembre c’è al Comune una conferenza stampa per la presentazione nel dettaglio del progetto. “La stagione estiva 2020 sarà quella buona per vedere finalmente operativo il Marina di Marsala. Il porto che da decenni la città aspetta” , l’annuncio. Tra l’altro oltre al porto vengono annunciate altre infrastrutture esterne: un albergo a cinque stelle in piazza Piemonte e Lombardo, dove si trova l’ex discoteca Octopus, un parcheggio multipiano da 480 posti auto in via Verdi e infine il raddoppio della carreggiata del lungomare antistante la zona del parcheggio.
Tre fasi di realizzazione - In quella conferenza il progettista del Marina di Marsala, l’ingegnere Francesco Di Noto parla delle tre fasi per la realizzazione. La fase 1 sarà quella della cantieristica nautica che richiederà circa 12 mesi. Sempre in questa fase verranno concesse una serie di aree dove verranno realizzate le opere esterne alla concessione: la diga foranea di protezione del porto realizzata in cassoni di cemento armato, un’opera che per i primi periodi non si vedrà, dal momento che i blocchi di cemento verranno realizzati fuori. Altra realizzazione sarà quella dell’area di stoccaggio delle merci. La fase 2 sarà quella per la realizzazione delle opere per la marineria e i pescatori e in questa fase si inizierà a posizionare i pontili nella testa del molo colombo. Questa avrà una durata di circa sei mesi, mentre la terza fase, quella per completare tutto il Marina, durerà altri 12 mesi, entro l’estate 2020.
Il 1 giugno del 2018 visto che era stato tutto regolare, dovevano iniziare i lavori ma non sono iniziati. Iniziano le prime proroghe e anche un po’ di aspettative deluse da parte di cittadini, operatori portuali, ecc. Intanto si costituisce il collegio di vigilanza sugli stessi lavori e sull'accordo di programma. Collegio di vigilanza presieduto dal Sindaco della città di Marsala, Alberto Di Girolamo.
Del collegio di Vigilanza fanno parte oltre al Sindaco di Marsala anche il rappresentante della Prefettura di Trapani, il comandante pro tempore del porto di Marsala (per la Capitaneria di Trapani), un componente dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente – Dipartimento dell’Urbanistica e un altro dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente – Dipartimento Ambiente.
Nonostante ci sia il collegio di vigilanza, costituitosi per la verità, con molto ritardo, il tempo passa e la città si inizia a domandare il perché non ci sono i lavori. Se lo chiedono in tanti, dal cittadino comune agli operatori turistici, ai diretti interessati, gli operatori portuali e della marineria. L’interesse sull’inizio dei lavori per il porto è ora più che mai al centro dell’attenzione pubblica.
C’è stata a proposito una seduta straordinaria del consiglio comunale il 17 dicembre scorso, ma in quella riunione, chi doveva dare delle risposte non c’era, erano assenti, infatti, sia il primo cittadino Alberto Di Girolamo e tutta la sua amministrazione comunale, sia lo stesso amministratore della MYR, Massimo Ombra, perché impegnato a Roma in una riunione con Invitalia.
La presentazione del partner Vittadello - Il tempo passa ancora e si arriva al 29 maggio dello scorso anno, quando in Comune arriva Massimo Ombra della Myr accompagnato da Andrea Vittadello, il socio finanziatore del progetto per la realizzazione del porto di Marsala. Vittadello, è patron della Intercantieri Vittadello di Padova. Sarà lui a portare avanti il programma di investimenti sull'opera marittima di Marsala.
Presentazione cronoprogramma e revoca - A luglio viene presentato il cronoprogramma, a quel punto sembra che tutto si sia risolto e si potrà iniziare l’opera. In realtà non è cosi, i lavori che dovrebbero prendere il via entro il 1 settembre non partono, la Regione proroga ancora una volta e attende tra novembre e dicembre assieme alla variante richiesta anche il progetto esecutivo che, però, non è mai stato presentato. Il resto è storia recente, con la data del 19 marzo in cui arriva la revoca della concessione alla società che avrebbe dovuto realizzare il Marina di Marsala.
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