Sono un medico anestesista in pensione. Mia moglie purtroppo è una paziente oncologica che da più di 2 anni è in chemioterapia presso il Reparto di Oncologia dell'Ospedale di Castelvetrano.
Devo dire che la assistenza è sempre stata, sia dal punto di vista professionale che umano, eccellente.
Purtroppo da questa settimana è stata interrotta la terapia, almeno per i pazienti che realizzano terapia in vena presso i locali del reparto.
Non è dato sapere né il motivo né quando si ritornerà a somministrare la terapia.
Ovviamente questa situazione crea sia nei pazienti che nei loro cari sensazione di preoccupazione ed angoscia, ben sapendo che l'interruzione della terapia favorisce lo sviluppo della malattia.
Credo non sia una politica seria da parte della Direzione Strategica Aziendale non dare informazioni, giacché questo solo produce maggiore ansia e preoccupazione.
Sarebbe opportuno che ci venisse comunicato sia la motivazione (corrono in giro voci non confermate che ci siano positivi al coronavirus fra il personale), sia che misure stanno adottando per venir incontro ai bisogni degli ammalati.
Grazie per l'attenzione.
R. F.
In Italia 1,2 milioni di pazienti con il cancro devono essere sottoposti a trattamenti continui in ospedale: di loro, 240.000 (20%), dall’inizio della pandemia, ha incontrato difficoltà a proseguire le cure a causa dei mutati percorsi di accesso nei nosocomi dettati dall’emergenza Covid- 19. L’allarme è della Fondazione "Insieme contro il cancro" che chiede alle istituzioni di adottare quanto prima «provvedimenti per la ripresa regolare dell’assistenza oncologica e degli screening.
Aggiornamento: l'Asp di Trapani spiega qui cosa è successo.